I recenti progressi nell’utilizzo di fonti rinnovabili sono in fase di stallo a causa della mancata realizzazione da parte dei governi di riforme sistemiche e di una pianificazione strategica integrata. Secondo il Renewables 2024 Global Status Report di REN21, questo problema è evidente soprattutto nei settori di edilizia, industria, trasporti e agricoltura.
Il report ha esplorato le tendenze della domanda di energia rinnovabile in questi settori, rilevando che all’industria viene destinato il 34% del totale di energia rinnovabile, all’edilizia il 33%, ai trasporti il 30% e all’agricoltura il 3%.
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— REN21 – Renewables Now (@REN21) May 27, 2024
“Senza politiche coerenti e riforme strutturali per aumentare l’uso delle energie rinnovabili e accelerare l’elettrificazione del consumo energetico, la transizione verso le energie rinnovabili e l’eliminazione graduale dei combustibili fossili non avverranno”, ha dichiarato la direttrice esecutiva di REN21, Rana Adib.
Lo stato delle rinnovabili
I pacchetti di ripresa post-pandemia e le misure politiche approvate per affrontare le crisi geopolitiche ed energetiche, tra cui il REPowerEU, hanno stimolato un’ondata di investimenti verso le rinnovabili. Le crisi hanno inoltre evidenziato i vantaggi in termini di accessibilità e affidabilità delle fonti di questo tipo. Tuttavia, le tendenze politiche del 2023 mostrano una decrescita dell’impegno in questo settore. Alla fine dello scorso anno, infatti, solo 13 paesi, tra cui l’Italia, hanno implementato politiche di incentivo alle rinnovabili nei settori di edilizia, industria, trasporti e agricoltura.
Ma questo non basta. La transizione ecologica richiede che tutto il mondo converga sull’abbandono graduale dei combustibili fossili, implementando misure di efficienza energetica.
Secondo il report, i sussidi ai combustibili fossili sono aumentati di 7 trilioni di dollari nel 2022, ovvero circa il 7% del PIL globale. Questa tendenza minaccia la transizione verso fonti energetiche rinnovabili, decarbonizzate e più resilienti.
Le rinnovabili nel mondo
Gli sviluppi regionali non sono uniformi: la Cina è l’unico paese che aumenta costantemente l’impiego di elettricità nel proprio paniere di consumo energetico. In Cina, infatti, il consumo di elettricità in tutti i settori è aumentato dal 20% al 30% tra il 2011 e il 2021. Nello stesso periodo, la quota di elettricità di Stati Uniti e Unione europea è rimasta stabile intorno al 23%.
Ci sono, tuttavia, alcune buone notizie: ad esempio, negli edifici, le pompe di calore stanno sostituendo sempre di più le caldaie a gas. A livello globale le installazioni sono aumentate del 10% nel 2023 rispetto al 2022 e l’Ue ha assistito a un aumento del 38%.
Sono stati poi compiuti progressi nel settore dei trasporti, con l’elettrificazione dei mezzi pubblici, gli investimenti nei veicoli elettrici e nelle infrastrutture di ricarica. Gli investimenti in questo senso sono aumentati del 36% nel 2023. Città come Londra e Pechino stanno fissando obiettivi ambiziosi per autobus a zero emissioni.
Per quanto riguarda l’industria, molte aziende stanno esplorando nuove soluzioni che coinvolgono l’energia rinnovabile per decarbonizzare le proprie attività. In agricoltura, il diesel viene sempre di più sostituito con mini reti solari e pompe idriche alimentate dal fotovoltaico.
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