Un nuovo modello di business per la fusione nucleare

Il commento di Francesco Romanelli, presidente DTT scarl

La fusione nucleare non è così distante come sembra ma è necessario “fare un salto nel modello di organizzazione”, cambiando il modello di business e del suo sviluppo. Ne è convinto il Prof. Francesco Romanelli, presidente DTT scarl, società consortile che vede come soci di maggioranza ENEA ed ENI, intervenuto all’evento organizzato da Enea sul nucleare sostenibile che si è svolto oggi a Roma presso Spazio Europa.

“Stiamo realizzando non solo una infrastruttura di ricerca di primissimo livello ma anche sperimentato un nuovo modo di operare di DTT porta a lavorare assieme” sottolinea Romanelli: “Un modo per coniugare l’approccio pragmatico dell’industria con il know how generato nel mondo accademico”.

Una tecnologia che eredita il know how di una grande collaborazione “europea e internazionale” che ha permesso di “consentire i progressi che in Europa la fusione ha fatto”. Nel video il commento completo.

Leggi anche: Nucleare nel Pniec, Salvemini: “per fine giugno i risultati della piattaforma di studio”

 


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.