Biocarburanti, dichiarazione congiunta ai Ministri Ambiente del G7

Coordinata dal Clean Energy Biofuture Campaign e dal Politecnico di Torino

Unem, in rappresentanza delle Aziende associate, insieme ad oltre 70 stakeholder pubblici e privati ha sottoscritto una “Dichiarazione congiunta” ai Ministri Ambiente del G7. L’obiettivo sottolineare il ruolo dei biocarburanti sostenibili per la decarbonizzazione di tutte le forme di trasporto aereo, marittimo e stradale. La  firma è avvenuta nel corso del “Forum internazionale sui biocarburanti sostenibili” promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica che si è svolto ieri a Torino nell’ambito delle iniziative legate alla “Planet Week” che hanno accompagnato il “G7 Clima, Energia e Ambiente” presieduto dall’Italia.

La dichiarazione congiunta è stata coordinata dal Clean Energy Biofuture Campaign e dal Politecnico di Torino.

Le potenzialità e i vantaggi per la filiera italiana

L’iniziativa è stata ampiamente condivisa anche dai Paesi extra-UE che, come ha commentato Gianni Murano, presidente Unem portavoce delle aziende nell’iniziativa, “sottolinea le potenzialità dei biocarburanti per lo sviluppo di combustibili carbon neutral in linea con gli impegni di “transition away” dai combustibili fossili
assunti durante l’ultima COP28. Il nostro Paese è sicuramente all’avanguardia in questo campo e abbiamo la tecnologia per essere leader globali”. Chiarendo come con questo carburante i motori endotermici “possono continuare ad essere alimentati con low carbon fuels con una riduzione delle emissioni di CO2 dal 60 all’80% rispetto ai carburanti fossili”.

Biocarburanti va considerato il ciclo di vita completo

Altro tema posto dai firmatari la necessità di un diverso approccio al conteggio delle emissioni di CO2 lungo il ciclo di vita anziché solo allo scarico. “Secondo le nostre stime” spiega il presidente Uncem  richiamando al pragmatismo “i biocarburanti possono arrivare a 5 milioni di tonnellate nel 2030, sostituendo quindi circa il 15% dei combustibili fossili che continueranno a ridursi anche per lo sviluppo di motorizzazioni sempre più efficienti, come è l’ibrido”.


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