I mangrovieti sono ecosistemi unici al mondo, che ospitano una ricca biodiversità, proteggono le coste tropicali e subtropicali dall’erosione e assorbono grandi quantità di carbonio, contribuendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
È per proteggere i mangrovieti delle Maldive e degli Emirati Arabi Uniti, preziosissimi ma delicati e poco conosciuti, che l’Università di Milano-Bicocca, l’Acquario di Genova, l’Università nazionale delle Maldive e l’Università di Dubai hanno avviato una nuova collaborazione scientifica internazionale.
L’iniziativa coordinata da Paolo Galli della Bicocca
L’iniziativa – coordinata da Paolo Galli, professore della Bicocca e direttore del MaRHE Center alle Maldive – ha l’obiettivo di studiare i mangrovieti tramite un approccio multidisciplinare, arrivando a promuoverne una maggiore tutela.
La prima fase del progetto, già portata a termine nel 2023, ha previsto la mappatura dei mangrovieti maldiviani: si è scoperto che questi ecosistemi sono presenti in 108 isole su 1.200 e ospitano quattordici diverse specie di mangrovie, fra cui la Bruguiera hainesii, che è in pericolo di estinzione.
Il ruolo dell’Università di Dubai e dell’Acquario di Genova
Con l’obiettivo di allargare il progetto agli Emirati Arabi Uniti, i ricercatori dell’Università di Dubai condurranno appositi studi per stimare il rischio di aumento del livello del mare, che mette a rischio questi straordinari habitat naturali.
L’Acquario di Genova, dove è appena stata inaugurata una nuova vasca che riproduce una piccola porzione di mangrovieto, svolgerà infine ulteriori attività di ricerca e di sensibilizzazione del pubblico sull’importanza di preservare le mangrovie.
La conservazione di ecosistemi unici al mondo
Parliamo di alberi e arbusti molto particolari, dotati di radici a trampolo e di radici aeree, che hanno la capacità di vivere in ambienti caratterizzati da un elevato grado di salinità.
“Siamo felici di arricchire la collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca, che già ci vede operare insieme per la salvaguardia dei coralli tropicali grazie alla sede genovese del MaRHE Center. Con questo tipo di collaborazioni rafforziamo sempre di più il ruolo dell’Acquario come osservatorio privilegiato della natura e laboratorio di studio e ricerca che consente di sviluppare in ambiente controllato nuove conoscenze fondamentali per tutelare il patrimonio naturale”, ha commentato Silvia Lavorano, curatrice generale di Costa Edutainment.
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