Rinviato all’8 marzo lo sciopero generale dei dipendenti Enel

Lo hanno annunciato i segretari di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil.

Lo sciopero generale dei lavoratori Enel è stato spostato all’8 marzo, prevedendo anche “un nuovo calendario che fermerà uno a uno tutti gli impianti di produzione dell’azienda, senza mettere a rischio la sicurezza del servizio”. Lo hanno reso noto i segretari di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, dopo aver accolto la richiesta della Commissione Garanzia Sciopero.

Sciopero Enel
Foto di Silvia Brazzoduro su Unsplash

Le ragioni della mobilitazione

“Le motivazioni della vertenza rimangono le stesse”, hanno spiegato i tre segretari. “Un piano industriale inadeguato e dannoso; carenze negli investimenti; tagli indiscriminati al costo del lavoro; esternalizzazione di attività core; peggioramento delle condizioni di lavoro per i 30mila dipendenti italiani di Enel. L’azienda ha costretto lavoratrici e lavoratori ad aprire una dura vertenza, che si preannuncia lunga e impegnativa; un’azienda che vuole indietreggiare, tornare al passato, nelle relazioni con i propri dipendenti anziché guardare al futuro”.

Il sostegno delle federazioni sindacali internazionali

Le federazioni sindacali globali PSI – Public Services International e IndustriALL Global Union, insieme alle federazioni EPSU – Federazione europea dei sindacati dei servizi pubblici e IndustriAll Europe, hanno espresso in una lettera il loro incondizionato sostegno e solidarietà a tutti i lavoratori Enel.

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“Siamo scioccati nell’apprendere che ENEL, in violazione del Global Framework Agreement (GFA) e dell’European Works Council Agreement, sta prendendo decisioni che hanno gravi impatti negativi sulle condizioni di lavoro dei dipendenti ENEL senza la loro partecipazione al processo decisionale”, si legge nel documento.

“Ci aspettiamo che ENEL, in qualità di leader globale riconosciuto nel settore energetico, con pratiche e risultati riconosciuti in tutto il mondo, non rischierà la sua reputazione e il benessere dei suoi dipendenti adottando misure unilaterali di riduzione dei costi che hanno un impatto diretto sui lavoratori e le loro comunità”.


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