L’efficienza energetica – e in generale il basso impatto ambientale degli edifici – è un obiettivo centrale per la transizione energetica. Il 40% dei consumi totali dell’Ue è infatti dovuto agli edifici e il 75% di quelli sul territorio dell’Unione non è efficiente.
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Lo spreco energetico riguarda soprattutto il riscaldamento degli ambienti residenziali. Azione che è prevalentemente eseguita tramite gas naturale: per un 14% dal petrolio e un 3% dal carbone. Oltre all’utilizzo, anche le fasi di edificazione, ristrutturazione e demolizione degli immobili hanno un importante impatto nella produzione di gas serra.
Per ridurre tali impatti è possibile analizzare e studiare il comportamento dell’edificio attraverso il suo bilancio energetico e di consumi e di conseguenza inserire delle azioni correttive. È stato valutato che con la ristrutturazione degli edifici esistenti, l’UE potrebbe ridurre le emissioni e i consumi di almeno il 5 per cento.
Un primo passo è eseguire la certificazione energetica degli edifici, che permette di analizzare lo stato dell’arte dei consumi ed evidenziare eventuali sprechi dell’edificio. A questa si possono aggiungere alcune certificazioni, al momento di carattere volontario, che aiutano a rendere l’impatto ambientale il più possibile tendente a zero. Una di queste è la certificazione LEED®.
Che cos’è la certificazione LEED®?
Il LEED®, acronimo di Leadership in Energy and Environmental Design, è un programma di certificazione volontario nato in America dal U.S. Green Building Council (USGBC) nel 1993. Tale certificazione si adatta a diverse tipologie di edifici, dall’edilizia pubblica come scuole e ospedali, a quella residenziale. Si tratta di un sistema che prevede diversi ‘crediti’ commisurati in base all’aderenza o meno ad alcuni requisiti.
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Tali requisiti sono suddivisi in otto categorie: Trasporto e Ubicazione (LT), Sostenibilità del sito (SS), Efficienza risorse idriche (WE), Energia e Atmosfera (EA), Materiali e Risorse (MR), Qualità degli ambienti interni (IEQ), Innovazione (I), Priorità Regionale (PR).
La somma dei crediti ottenuti costituisce un punteggio che permette di accedere a quattro diversi livelli di certificazione: base (40 punti), oro, argento e platino che corrisponde a 110 punti.
Come si ottiene la certificazione LEED®?
Per rientrare nella certificazione LEED® è possibile farsi seguire dal proprio progettista, meglio se certificato per questa specifica come consulente LEED AP. Sarà così possibile valutare il progetto ed eseguire i lavori in linea il più possibile con i dettami della sostenibilità previsti dalla certificazione.
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“ICMQ opera in ambito LEED dal 2009 con personale qualificato LEED AP di comprovata esperienza e supporta developer, progettisti e costruttori durante tutto l’iter certificativo dalla fase di progettazione integrata alla costruzione, fino all’ottenimento della certificazione. Come società di certificazione svolgiamo diversi servizi: assistenza tecnica per i bandi di gara, Preliminary Assessment finalizzati alla verifica della rispondenza del progetto ai requisiti del protocollo delle scelte progettuali e costruttive e LEED Full Service. Quest’ultimo costituisce un servizio tecnico e di assistenza procedurale utile per perseguire la certificazione LEED di un intervento, dalla Registrazione sulla piattaforma LEEDOnline, alle successive Design Phase Submission e Construction Phase Submission fino all’elaborazione della documentazione finale completa ed alla sua presentazione ad USGBC/GBCI (Ente certificatore di LEED). ICMQ offre i propri servizi di LEED Full Service sia ai Committenti/Studi di Progettazione sia alle Imprese/General Contractor per l’adempimento degli oneri contrattuali di appalto” spiega Enrica Roncalli, Responsabile certificazione edifici ICMQ.
I vantaggi per chi adotta gli standard LEED, sia professionisti che imprese, consistono nella qualità finale del manufatto, nell’importante risparmio dei costi di gestione rispetto a quelli di edifici tradizionali e, ovviamente, nella certificazione di un ente terzo.
Che tipo di edifici certifica il protocollo LEED?
Solo gli edifici rientrano nella certificazione LEED®, mentre i materiali utilizzati possono concorrere al punteggio finale ma non possono ottenere di per sé tale certificazione.
Le tipologie di edificio certificabili sono diverse e sono classificabili come: nuovo immobile di destinazione commerciale o abitativa, anche condominiale, o destinazione uffici, rientrano inoltre nella categoria anche i centri ricreativi e produttivi; restauro con interventi strutturali di un edificio esistente; scuole, negozi, ospedali; studi urbanistici.
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Quanto dura la certificazione LEED®?
La certificazione LEED® dura tre anni al termine dei quali, anche se con un processo più snello rispetto alla prima valutazione, bisogna procedere a una nuova verifica.
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