Il 10 gennaio ha segnato la fine del servizio di maggior tutela per i consumatori domestici di gas naturale. A luglio sarà la volta dell’energia elettrica. Gli utenti vulnerabili (chi ha compiuto 75 anni, percettori di bonus energia e disabili) potranno però continuare a essere serviti a condizioni contrattuali definite dall’Autorità.
“In molti ci segnalano che questo diritto, pensato per aiutare soggetti in una condizione di fragilità, spesso viene negato, frapponendo ostacoli e diffondendo informazioni false e fuorvianti”, avverte Federconsumatori.
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I contratti riservati alle fasce vulnerabili
Prima di tutto, sembra sia molto difficile sottoscrivere un contratto in tutela: vi sono pochi uffici dedicati, solo online, e per accedere al servizio il cittadino deve districarsi tra lungaggini e rinvii. Per questo, Federconsumatori ha inviato ai principali venditori una lettera con la quale chiede di conoscere, per ciascuna area territoriale, le modalità che ogni azienda mette a disposizione per sottoscrivere questo tipo di contratto.
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L’organizzazione, che ritiene che la platea degli utenti vulnerabili dovrebbe essere ampliata, ha avviato una campagna informativa per metterli al corrente del loro diritto a rimanere in servizio di tutela e per invitarli a segnalare eventuali problemi che dovessero incontrare.
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