Trascorriamo negli edifici più dell’80% della nostra vita, per questo è essenziale che essi siano strutture in grado di assicurare un alto standard di qualità al loro interno. Per far sì che ciò avvenga, è possibile avvalersi di sistemi di certificazione come il protocollo WELL. Già dall’acronimo è facile intuire il valore della qualità della vita di cui si fa garante.
“Il protocollo WELL è stato creato dall’International Well Building Institute” spiega a Canale Energia l’architetto Enrica Roncalli di ICMQ. “Pone al centro dell’analisi le condizioni di salute e di benessere mentale degli occupanti delle strutture”.
WELL esiste dal 2014 e la sua certificazione è rilasciata dal Green Building Certification Institute, lo stesso ente che effettua le certificazioni LEED. “Stiamo parlando di uno strumento facilmente accessibile attraverso il sito WELL CERTIFIED. Qui è possibile registrare il progetto e avviare l’iter certificativo”.
Come funziona il protocollo WELL
Il protocollo WELL è un sistema di rating suddiviso in dieci tematiche principali definite concept.
“Ciascuno di questi dieci concept viene trattato da misurazioni scientifiche oggettive anche in luogo, che permettono di valutare il livello di qualità di un edificio. Questi concept vengono poi parametrizzati attraverso degli indicatori prestazionali che nel complesso contribuiscono a dare il punteggio dell’edificio“.
I concept sono: aria, acqua, luce, nutrizione, movimento, comfort termico, suono, materiali, mind, community.
Un vantaggio per la competitività e la presenza negli edifici
Si tratta di un protocollo di adesione volontario che può portare anche diversi vantaggi in termini di mercato. “Lo strumento che cerca di offrire nuovi spunti di riflessione per dare benefici allo stato di salute psicofisica degli occupanti. Questo si traduce in maggior benessere, minor assenteismo e importanti ritorni di carattere economico grazie a una maggiore competitività dell’edificio“.
Qualità dell’aria indoor
“Dopo la pandemia il protocollo WELL si è diffuso maggiormente, perché è collegato al benessere e all’igiene”. Come la progettazione degli spazi sanitari hand free “pensati per non usare le mani in apertura delle porte e per l’uso dell’acqua nei bagni”. Sono trattate anche tematiche collegate all’aria con attrezzature impiantistiche specifiche come i raggi ultravioletti che possono contribuire a ridurre la diffusione di malattie.
Un percorso attuabile anche a edifici già esistenti
“Il primo step è il preliminary assessment” spiega l’architetto Roncalli. “Si tratta di un workshop composto da una o due sessioni in cui si analizzano insieme alle figure coinvolte e ai professionisti, i requisiti obbligatori e facoltativi del protocollo. Così diventa possibile conoscere lo stato attuale del progetto rispetto ai requisiti WELL e valutare le possibili azioni da compiere, compresi anche gli eventuali costi e oneri aggiuntivi. Al termine di questa fase si può decidere se iniziare l’iter certificativo e iscrivere il progetto nella piattaforma o meno“.
Una volta ottenuta, la certificazione deve essere mantenuta nel tempo. La durata è triennale.
“Il rinnovo ha una procedura più semplice, questo fa di WELL uno strumento in grado di garantire la salubrità dell’edificio per tutta la sua durata“.
WELL può essere integrato con altri protocolli di rating: in particolare con il LEED, con cui condivide approcci correlati. “Ma a differenza del LEED qui l’efficienza energetica è considerata come una ricaduta diretta sul confort degli occupanti” sottolinea l’Architetto.
Valutazione dei costi
Al momento non sono previste agevolazioni fiscali nell’integrazione di WELL. L’impatto varia molto in base all’estensione dell’opera. “Più è estesa, meno costa in proporzione”. A variare il costo interviene anche il livello di certificazione atteso. “Ci sono diversi livelli di certificazione che variano da un certified a un platinum e a seconda del livello variano le azioni e l’entità delle opere richieste”.
Figure professionali sul mercato
Sul mercato sono presenti diverse realtà che offrono servizi di consulenza e supporto: “È importante rivolgersi a figure WELL AP che sta per Accreditation Professional. Si tratta di professionisti direttamente accreditati dall’International Well Building Institute. È consigliabile rivolgersi a queste professionalità perché si tratta di figure certificate e preparate. L’elenco è disponibile on line”, conclude l’architetto Enrica Roncalli.
“In questo, ICMQ rappresenta un riferimento sul mercato di consulenza sui sistemi rating come organismo di certificazione di parte terza. Come azienda può anche offrire un supporto per la valutazione del progetto“.
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