Sempre più prodotti hanno una corretta informazione sul riciclo, i dati di IdentiPack

Il packaging è un elemento centrale nell’impatto della industria alimentare per la sua fase finale. Smaltire correttamente gli imballaggi è un passo importante per ottimizzare gli sforzi dell’industria nel realizzare prodotti sempre più riciclabili e attenti all’ambiente. Per farlo correttamente è importante poter identificare con certezza i materiali di cui è composto l’imballaggio, soprattutto visto l’alta tecnicità di cui sono caratterizzati alcuni prodotti. In quest’ottica l’Europa ha approvato la direttiva 129/97/CE.

Quanti prodotti sono conformi alla Direttiva secondo IdentiPack

IdentiPack, il trend degli ultimi 4 anni
IdentiPack, il trend degli ultimi 4 anni

Le informazioni sulla tipologia di imballaggio e sul corretto conferimento in raccolta differenziata sono già presenti sul 50% dei prodotti a scaffale (+3,2 punti % rispetto all’anno precedente) e sul 74,4% di quelli effettivamente venduti (+2,6 punti % rispetto all’anno precedente) in Italia. Anche poco più del 44% dei prodotti del grocery è aggiornato con la codifica identificativa del materiale di composizione.

È quanto emerge dal quarto rapporto semestrale “IdentiPack”, l’osservatorio di CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) e GS1 Italy, una delle organizzazioni non profit GS1 attive in 116 paesi nel mondo che promuovono l’utilizzo degli omonimi standard.

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“È la prova che le aziende hanno risposto con efficacia nell’adeguarsi alla nuova normativa”, commenta in una nota Ignazio Capuano, presidente CONAI. “Non si tratta solo di ottemperare a un obbligo, ma anche di aver compreso quanto sia importante fare comunicazione ambientale anche attraverso il packaging”.

Ampia base di analisi

L’osservatorio IdentiPack è caratterizzato da “un’ampia e rappresentativa base statistica: quella dell’Osservatorio Immagino, composta dagli oltre 136mila prodotti digitalizzati dal servizio Immagino di GS1 Italy Servizi, che ne rileva tutte le indicazioni e i claim presenti in etichetta, realizzando e mantenendo aggiornata una banca dati unica in Italia per monitorare il carrello del largo consumo e comprenderne tendenze ed evoluzioni”, spiega nella nota Bruno Aceto, ceo di GS1 Italy.

Il monitoraggio delle informazioni definite in base alla Decisione 129/97/CE segnala che sono ormai 60.246 i prodotti grocery offerti a scaffale i cui imballaggi presentano la codifica identificativa, ma che ci sono anche 10.399 referenze con ulteriori informazioni ambientali volontarie.

I settori dove l’etichetta ambientale è più performante

identipack 2023 prodotti
identipack 2023 prodotti
  • Primeggiano i gelati e i surgelati come comparto con le etichette più esaustive nella comunicazione delle informazioni ambientali obbligatorie dei packaging.
  • Seguono le carni.
  • Terzo in classifica il fresco per la codifica identificativa del materiale, secondo però rispetto alle informazioni sul corretto conferimento dell’imballaggio in raccolta differenziata.

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