È noto che il Contratto di Prestazione Energetica, detto anche Contratto di rendimento energetico, è utilizzato in occasione di riqualificazioni di sistemi edificio-impianti e gestioni da parte di Società di Servizi energetici, sotto forma di cooperazione fondata sul partenariato.
Il ricorso a tale strumento è motivato dall’obiettivo di garantire dei risultati misurabili conseguenti al miglioramento energetico, in particolare per quanto riguarda il risparmio energetico, l’efficienza economica, il valore patrimoniale netto delle costruzioni, degli impianti di climatizzazione e degli impianti elettrici.
La caratteristica principale del Contratto di Prestazione Energetica è il recupero degli investimenti (effettuati per ridurre i consumi) attraverso i risparmi conseguiti; i pagamenti a fronte degli investimenti sono proporzionali al livello di risparmio raggiunto.
Come funziona l’EPC per le PP.AA.
Normativamente inquadrato ma non tecnicamente regolamentato, l’EPC rappresenta una modalità contrattuale versatile ma flessibile, i cui contenuti devono essere adattati alla fattispecie, in relazione anche alle tipologie di rischio.
L’insieme delle prestazioni richieste alla società contraente può essere inquadrato sotto la definizione di “servizio energetico” che mira a miglioramenti dell’efficienza energetica e a risparmi energetici primari (verificabili/misurabili).
Nell’ambito della Pubblica Amministrazione le prestazioni richieste in genere possono comprendere:
- la progettazione di livello esecutivo,
- i lavori di riqualificazione del sistema edificio-impianto,
- la fornitura dei vettori energetici implicati,
- la gestione e la manutenzione degli impianti.
Si suggerisce altresì l’introduzione negli EPC anche dell’attuazione di programmi di formazione e di modifica/perfezionamento comportamentale degli utenti.
È chiaro che alcune prestazioni richiedono il trasferimento al Contraente, tra gli altri, del rischio finanziario; Questi ricorre al reperimento delle risorse finanziarie necessarie attuando – in via autonoma o tramite istituto bancario – il Finanziamento Tramite Terzi FTT (D.Lgs. 115/2008). Il Contraente, pertanto, si configura come ESCo (Energy Service Company).
In estrema sintesi l’obiettivo dell’Amministrazione affidataria è l’ottenimento di risparmi energetici significativi, che non pregiudichino il comfort ambientale, interpretato come una percentuale di riduzione della spesa energetica a valle degli interventi di miglioramento dell’efficienza.
Di contro, l’Amministrazione verserà alla società contraente un Canone onnicomprensivo (riqualificazione, fornitura, O&M) e la sua liquidazione sarà in via predittiva commisurato e periodicamente subordinato al raggiungimento di una quota minima garantita.
Il meccanismo si auto-sostiene poiché il risparmio energetico (nonché risparmio economico per l’Amministrazione) derivato dagli interventi e opportunamente ripartito sosterrà quantomeno i costi del canone.
Consultazione ANAC
La previsione del nuovo Codice degli appalti (D.Lgs. 36/2023) attribuisce all’ANAC la promozione dell’efficienza e della qualità delle attività delle stazioni appaltanti attraverso la predisposizione di contratti-tipo.
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Tale attività appare assai utile anche alla luce dell’art. 200 dello stesso Codice che stabilisce il criterio di proporzionalità dei ricavi in funzione del livello di miglioramento della prestazione energetica ottenuto, e la necessità di misurazione e di verifica per l’intera durata contrattuale.
Per tale motivo l’ANAC ha posto in consultazione il “contratto tipo EPC” la cui scadenza è fissata al 30 settembre 2023, attraverso la quale le parti interessate possono produrre le proprie osservazioni attraverso apposito questionario.
Sviluppo del mercato professionale
Si registra un aumento negli ultimi anni dell’uso dell’EPC e del partenariato pubblico privato (PPP), ma quasi esclusivamente in Amministrazioni strutturate e dotate di elevate competenze, anche esterne – come le occasioni alle quali ha contribuito l’Autore (Gen-IUS – Genoa Innovative Urban Sustainability; PON Metro 2014-2020 ME 5.1.1.a) –, e solitamente con l’ausilio di strumenti di supporto europeo quali i Programmi ELENA e JESSICA della B.E.I.
Tuttavia la sempre maggiore attenzione ai meccanismi e ai requisiti dell’EPC, sia da parte del legislatore che dell’opinione pubblica, richiede una più stretta e proficua collaborazione fra PP.AA. e Professionisti esperti che possano offrire la loro competenza e consulenza sia in fase predittiva che durante tutto l’esercizio contrattuale.
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