L’estate sta finendo, come cantavano i Righeira nel 1985. Quella di quest’anno, però, non è stata uguale a tutte le altre. La stagione giugno-luglio-agosto del 2023 è stata di gran lunga la più calda mai registrata a livello globale, con una temperatura media di 16,77 °C, ben 0,66 °C sopra la media. A renderlo noto, il 6 settembre, è il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service – C3S).
Agosto, un mese da record
La temperatura media europea è stata di 19,63 °C: 0,83 °C sopra la media. Sono state registrate ondate di calore in diverse regioni dell’emisfero settentrionale, tra cui l’Europa meridionale, gli Stati Uniti meridionali e il Giappone. L’Irlanda, il Regno Unito e il Mediterraneo hanno assistito anche a ondate di calore marino. Il mese di agosto è stato il più caldo a livello globale, con una temperatura di 16,82 °C: si stima che sia stato più caldo di circa 1,5 °C rispetto alla media preindustriale del periodo compreso tra il 1850 e il 1900.
“Con l’agosto più caldo, seguito dai mesi più caldi di luglio e giugno, i record di temperatura globale continuano a infrangersi, portando l’estate boreale 2023 ad essere la più calda registrata nei nostri dati che risalgono al 1940. Il 2023 è attualmente al secondo posto tra gli anni più caldi, a soli 0,01 °C dal 2016, quando mancano ancora quattro mesi alla conclusione dell’anno”. Queste le parole di Samantha Burgess, vicedirettrice di C3S.
Anche oceani e ghiacci sono in sofferenza
“Nel frattempo, l’oceano globale ha sperimentato ad agosto sia la temperatura superficiale giornaliera più calda mai registrata, sia il mese più caldo mai registrato”, prosegue Burgess. Nello stesso mese, l’estensione del ghiaccio marino antartico è risultata del 12 per cento inferiore alla media, di gran lunga la più grande anomalia negativa per agosto dall’inizio delle osservazioni satellitari. Anche l’estensione del ghiaccio marino artico è stata nettamente inferiore alla media rispetto al mese di luglio, con un 10 per cento in meno rispetto alla media.
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