Il 93% dei cittadini europei ritiene che il cambiamento climatico sia un problema serio per il mondo e il 67% ritiene che i rispettivi governi non stiano facendo abbastanza. Questo il quadro evidenziato dagli ultimi dati dell’Eurobarometro pubblicati lo scorso 10 luglio.
Più della metà pensa che la transizione verso un’economia verde dovrebbe essere accelerata (58%) a fronte dei picchi dei prezzi dell’energia e delle preoccupazioni per le forniture di gas dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
Da un punto di vista economico, il 73% degli europei concorda sul fatto che il costo dei danni causati dal cambiamento climatico è molto più alto degli investimenti necessari per una transizione verde. E tre quarti (75%) degli europei concordano sul fatto che l’azione sul clima porterà all’innovazione.
“I cittadini europei comprendono la minaccia del cambiamento climatico e continuano a sostenere l’azione dell’UE, dei governi nazionali, delle imprese e dei singoli individui a favore del clima. Riconoscono i rischi a lungo termine posti dalle crisi climatiche e della biodiversità, ma anche l’opportunità che abbiamo di costruire un futuro più luminoso, più sano e più sicuro se agiamo ora sulla transizione verde”, Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo. “I risultati di questa indagine sono un potente promemoria che il sostegno popolare per avanzare con il Green Deal europeo rimane alto come sempre. Spetta ai politici e ai responsabili delle decisioni dare ascolto a tale appello”.
Gli obiettivi devono essere ancora più sfidanti
Quasi nove cittadini europei su dieci (88%) concordano sul fatto che le emissioni di gas a effetto serra dovrebbero essere ridotte al minimo, compensando nel contempo le restanti emissioni per rendere l’UE neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.
Circa nove europei su dieci (87%) ritengono importante che l’UE definisca obiettivi ambiziosi per aumentare il consumo di energia rinnovabile. L’85% ritiene importante che l’UE agisca per migliorare l’efficienza energetica, con azioni che incoraggino ad agire sull’isolamento della casa, installazione di pannelli solari o passaggio all’auto elettrica.
Il 70% ritiene che la riduzione delle importazioni di combustibili fossili possa aumentare la sicurezza energetica e favorire economicamente l’UE.
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