Aumenta la produzione dei rifiuti speciali raggiunge 165 milioni di tonnellate nel 2022. E’ quanto segnala il “Rapporto Rifiuti speciali 2023” predisposto dal Centro Nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare in collaborazione con le Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente.
Si tratta di circa 18 milioni di tonnellate, dovuto secondo l’ente alla ripresa completa delle attività commerciali e industriali dopo l’arresto provocato dal Covid-19.
Difatti quasi la metà (47,7%) proviene dalle attività di costruzione e demolizione (78,7 milioni di tonnellate), settore che si conferma come il principale nella produzione totale di rifiuti speciali a che segna anche un primato in percentuale di riciclo (80,1%).
Le regioni che ne producono di più sono: in testa la Lombardia con 37,4 milioni di tonnellate, seguono il Veneto con 18 milioni ed l’Emilia Romagna con 14,6 milioni. Al Centro la maggiore produzione è nel Lazio (10,2) e al Sud in Puglia (11,4).
Dove si gestiscono i rifiuti speciali
La gestione dei rifiuti speciali è realizzata da oltre 10 mila impianti presenti in Italia (5.928 sono situati al Nord, 1.899 al Centro e 2.936 al Sud). Si recupera materia dal 72,1% degli speciali e solo il 5,7% del totale gestito prevede lo smaltimento in discarica (10,2 milioni di tonnellate).
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