Ripristino della Natura, incerto il successo in Europa

Mobilitazione di associazioni ambientaliste e scienziati per far si che la proposta passi in UE il prossimo 12 luglio

ripristino natura conferenza stampa WWFRipristino della natura. La proposta di legge, unica nel suo genere, sarà votata all’Assemblea plenaria dell’Europarlamento il prossimo 12 luglio. Sulla importanza di questo voto associazioni ambientaliste e scienziati fanno quadrato. Sono oltre 4mila gli scienziati, le aziende e le associazioni che hanno sottoscritto il Manifesto che promuove questa legge, di cui 150 sono in Italia. E’ aperta anche una call on line per firmare il Manifesto.  A contrastarla alcune visioni politiche che semplificano il dialogo tra natura e produzione agricola e il timore dell’industria agroalimentare.

“Il timore per questa legge è data dalla dicotomia produzione agricola protezione della natura” spiega Jan Plagge IFOAM nel corso di una conferenza stampa organizzata sul tema da WWF Europe. “Viene detto che una fattoria sostenibile ambientalmente produce meno cibo. In realtà non è così. Noi riteniamo che una agricoltura resiliente e biologicamente diversificata possa produrre cibo ed energia, il tutto anche meglio e con meno costi”.

“Ripristinare la biodiversità aumenta la resilienza dei territori e abbassa l’impatto della crisi climatica sugli stessi e sui cittadini che li vivono. Proteggendo il 30/50% della biodiversità possiamo contrastare la crisi climatica” rimarca Josef Settele Helmholtz Center che incalza “Gli scienziati hanno fornito le evidenze scientifiche per cui questo processo di conversione della crisi climatica sia possibile. Ora tocca alla politica”.

Natura ed economia sono strettamente collegate in positivo

Distruggere la natura è anche distruggere l’economia” sottolinea Ester Asin WWF EU mostrando come l’ambientalismo possa favorire molteplici interessi. “Non avremmo mai immaginato che un dibattito su un tema così collegato alla sopravvivenza delle persone europee fosse così complesso.

ripristino natura mappa politica

Nella immagine la Asin mostra i paesi contrari ad oggi alla proposta di legge (in rosso) stando al voto del 20 giugno scorso.

Cosa prevede la Nature Restoration (ripristino della natura)

La proposta combina un obiettivo generale di ripristino per il recupero a lungo termine della natura nelle zone terrestri e marine dell’UE con obiettivi di ripristino vincolanti per habitat e specie specifici. Tali misure dovrebbero coprire almeno il 20 % delle zone terrestri e marine dell’UE entro il 2030 e, in ultima analisi, tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino entro il 2050.

Le contraddizioni dei modelli intensivi

“Se guardiamo cosa accade oggi ci rendiamo conto che la vita del comparto agricolo è piena di contraddizioni” rimarca PlaggeDifatti si tende a produrre sempre di più, per poi vedere il proprio fatturato scendere con prezzi sempre più competitivi”.

Mentre la proposta di legge sul ripristino della natura prevede che il 10% delle aree agricole debbano essere ad alta diversità. Il che rende il sistema agricolo maggiormente resiliente.


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.