Attenzione ai finti call center sono diventati lo strumento più utilizzato per le frodi in ambito di contratti di energia e gas. Sono 4 milioni gli italiani vittime di una truffa o di un tentativo di truffa nell’ambito delle bollette luce e gas nell’ultimo anno. E’ quanto emerge dalla indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat. Si tratta di un trend in crescita con un +28% rispetto all’anno precdente.
Sulla scia di questi dati Facile.it e l’associazione Consumerismo No Profit hanno deciso di unire forze e competenze per dare vita al progetto Stop alle Truffe.
Si tratta di un sito www.stopalletruffe.it in cui sono disponibili strumenti concreti per riconoscere i rischi ed evitare di cadere in trappola quando si è alle prese con il cambio di un fornitore luce e gas.
L’obiettivo è “di educare i consumatori e dare loro consigli concreti su come riconoscere e prevenire le truffe e, nel caso se ne sia già finiti vittima, denunciare l’accaduto e rimediare alla frode subita”, spiega Mario Rasimelli, Managing Director Luce e Gas di Facile.it.
“La buona notizia è che spesso basta davvero poco per non cadere in trappola. Le modalità con cui i truffatori cercano di raggirare le vittime sono sempre le stesse; pertanto, una volta individuati gli schemi ricorrenti, diventa semplice far scattare un campanello d’allarme prima che sia troppo tardi“, spiega Luigi Gabriele, Presidente di Consumerismo No Profit. “Con questo progetto vogliamo dare ai consumatori gli strumenti per imparare a riconoscere i tentativi di truffa ed evitare di cadere in trappola”.
Il profilo della vittima perfetta
Se avete tra i 35 e i 44 anni, soprattutto se con titolo universitario e residenti nel Nord Est, attenzione, perché siete la vittima perfetta dei truffatori di contratti di energia e gas. A questo profilo rispondono il 13,3% dei truffati a fronte di una media nazionale pari al 9,4%.
Un limite importante da superare è la denuncia del fatto. Difatti sempre più vittime non denunciano la frode. Tra le motivazioni quella psicologica: il 19% perché “si sentiva ingenuo per esserci cascato” , mentre il 10% perché “non voleva che i familiari lo scoprissero”.
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