Navi ibride una risposta immediata all’abbattimento di emissioni

La società di servizi e fornitura offshore norvegese Solstad Offshore ASA ha una delle più grandi flotte del settore, con 83 navi che servono clienti a livello globale di cui 10 sono state convertite all'ibrido

Il settore navale può e deve puntare sui motori ibridi che permette di partire da subito per ridurre l’impatto ambientale. 

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The 6,000-dwt CSV Normand Ocean (built 2014) is the latest Solstad Offshore vessel to have been through a diesel-electric retrofit, delivering as much as 25% fuel savings in field and mobilization/demobilization operations, and 20% in DP2 mode. Photo: SEAM

Con la propulsione ibrida si usano due o più fonti di energia per alimentare una nave. Spesso si tratta della combinazione di un motore a combustione convenzionale con un motore elettrico o un’altra fonte di energia pulita. A questo si affianca una  tecnologia di accumulo di energia.

“La tecnologia ibrida è attualmente l’unica tecnologia verde commercializzata che oggi può essere implementata sulle navi offshore” afferma il chief sustainability officer di Seam, Tor Inge Dale, società di servizi e fornitura offshore norvegese Solstad Offshore ASA ha una delle più grandi flotte del settore, con 83 navi che servono clienti a livello globale. “Avere queste dieci navi ammodernate ci rende uno dei più grandi utenti della tecnologia delle batterie nel settore offshore in tutto il mondo. Non è economico, ma l’investimento in Capex è compensato dai risparmi di Opex nell’arco di 10 anni, principalmente sui risparmi di carburante dei clienti, ma anche sui ridotti costi di manutenzione del motore”.

Gli obiettivi del programma di retrofit

“Abbiamo fissato due obiettivi principali: riduzione delle emissioni del 50% entro il 2030 e zero netto entro il 2050. Finora, abbiamo raggiunto un intervallo dal 20% al 21% sul primo, quindi siamo assolutamente sulla strada giusta con i nostri investimenti”, dice Dale.

Raggiungere l’obiettivo finale, e anche il 50% nel 2030, è molto impegnativo. La nostra flotta consuma circa 200.000 tonnellate di carburante convenzionale ogni anno, e dobbiamo sostituire la maggior parte con altri carburanti in futuro. È un compito enorme.

Sottolinea che una stretta collaborazione con i partner chiave è fondamentale per sviluppare soluzioni funzionali ed efficienti dal punto di vista energetico per la flotta.

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