La piattaforma Triple A (analisi, ambizione, azione) rappresenta uno degli strumenti a disposizione delle città europee che, nell’ambito del progetto Reachout, hanno l’obiettivo di aumentare la propria resilienza di fronte alla crisi climatica.
Il percorso, presentato il 23 marzo nell’ambito del festival web “Climateurope2: Science and society dialogues on climate services and innovation”, si divide in tre fasi, strutturate grazie all’utilizzo di dati europei, nazionali e regionali. La prima fase consiste in un’analisi dei rischi climatici che la città corre, la seconda prevede l’identificazione delle aree urbane più vulnerabili e la terza si traduce nell’adozione di strategie di adattamento concrete. Ci sono tre tipi di soluzioni all’interno del toolkit, dalle più semplici alle più complesse.
I sette city hub
Sono sette i city hub attualmente coinvolti:
- Amsterdam (Paesi Bassi)
- Atene (Grecia)
- Milano (Italia)
- Cork (Irlanda)
- Gdynia (Polonia)
- Lillestrøm (Norvegia)
- Logroño (Spagna)
Logroño e Milano hanno presentato i loro case study riguardanti le ondate di calore che, secondo uno studio pubblicato nel 2022 sulla rivista Communications Earth & Environment, tenderanno a raddoppiare al 2050 e, in ogni caso, saranno sempre più frequenti almeno fino al 2100.
Il caso di Logroño
Logroño è una località situata nel nord della Spagna, popolata da più di 150mila abitanti. Oltre al caldo eccessivo, si trova spesso a fare i conti con i danni provocati da siccità o inondazioni. L’amministrazione vorrebbe trasformarla in una Capitale verde europea, puntando sull’efficienza energetica, sullo sviluppo sostenibile, sulla mobilità dolce e sui progetti di forestazione. Nel 2019, ha redatto un Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, che prevede ben 58 strategie da mettere in pratica entro il 2030. A questo documento ha fatto seguito, nel 2022, anche il Sustainable Energy and Climate Action Plan (SECAP), sviluppato proprio nella cornice del progetto Reachout.
L’esempio di Milano
Milano, che ha più di un milione di abitanti, sta lavorando all’attuazione delle misure previste dall’Air and Climate Plan (ACP), il cui obiettivo è rendere la metropoli più salubre (al momento è una delle più inquinate al mondo), più inclusiva, connessa, accessibile, resiliente e indipendente dai combustibili fossili.
Simone Nardicchia, responsabile Reachout per il capoluogo lombardo, ha mostrato una mappa sull’effetto isola di calore nel centro urbano, che mette in luce come le aree verdi siano in grado di abbassare le temperature. Una ricerca pubblicata su The Lancet ha dimostrato che un aumento della copertura di alberi al 30 per cento rispetto alle dimensioni di una città, ridurrebbe di 0,4 gradi centigradi la temperatura a livello locale, soprattutto nei mesi estivi. La mappa, che mostra la localizzazione attuale dei parchi milanesi, è quindi uno strumento utile anche per pianificare i prossimi interventi di forestazione urbana.
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