Inizierà il prossimo settembre, e risponderà alla richiesta di più di un milione di figure professionali di alto profilo con una conoscenza multidisciplinare nel settore prevista entro il 2030 il primo Master of Science europeo Erasmus sulla filiera tecnologica dell’idrogeno. Il corso prenderà il nome di HySET che sta per: Hydrogen Systems and Enabling Technologies.
Il ruolo delle tecnologie dell’idrogeno
Il progetto di studi HySET Hydrogen Systems and Enabling Technologies, è coordinato dal professor Massimo Santarelli del politecnico di Torino. Prevede la partecipazione di: politecnico di Milano, Eindhoven University of Technology (Olanda), Norwegian University of Science and Technology (Norvegia) e Universitat Politècnica de Catalunya (Spagna).
Il Master è stato inizialmente promosso da Snam, che ha coinvolto università e industrie nel consorzio. Ora l’azienda ricopre il ruolo di partner associato insieme ad altri importanti attori operanti nel settore energetico, quali Repsol (ES), Shell (NL) e Sintef (NO). Sarà anche presente l’azienda esperta in sicurezza e affidabilità Safetec (NO).
Gli obiettivi dell’UE
La strategia dell’Unione Europea prevede di raggiungere gli obiettivi della decarbonizzazione per il 2050 grazie all’aumento del 24% dell’uso dell’idrogeno. Contribuendo così a una riduzione di CO2 pari a 560 Mt. Ottenendo anche transazioni economiche per 820 miliardi di euro. Prevista la creazione di circa 1 milione di posti di lavoro altamente qualificati entro il 2030, che saranno circa 5.4 milioni per il 2050.
La cooperazione attiva tra accademia e azienda è uno dei punti di forza del programma, che prevede inoltre il coinvolgimento di ulteriori partecipazioni accademiche e industriali.
Il Master proseguirà per 4 edizioni con supporto comunitario (previste 15 borse di studio ogni anno per un totale di 60) e proseguirà negli anni successivi con fondi a erogazione pubblica e privata.
Il programma è organizzato in 120 crediti. Nel primo anno gli studenti selezionati acquisiranno le conoscenze fondamentali e quelle industriali, studiando in uno dei due poli universitari (Polito e Polimi). Nel secondo anno, infine, gli studenti si trasferiranno presso una delle università associate dove seguiranno corsi di specializzazione. Per poi procedere con un tirocinio aziendale e la tesi finale in ambito internazionale.
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