Aggiornamento Pniec, l’Italia guardi alla riduzione delle emissioni di metano

Possibile la riduzione di 1 milione e 700mila tonnellate annue di CO2 equivalenti all’anno, il risultato del tavolo di lavoro promosso da Amici della Terra ed Environmental Defense Fund Europe

strategia forestale aggiornamento PniecGli stati UE tra cui anche l’Italia dovranno elaborare e inviare a Bruxelles una prima proposta per l’aggiornamento dei piani nazionali energia e clima (Pniec) entro il 30 giugno 2023. Tra le richieste della Commissione UE c’è la necessità di definire gli obiettivi e i traguardi per la riduzione delle emissioni di metano.

Il tema è seguito dall’Associazione Amici della Terra che ha prodotto uno studio all’avanguardia grazie al coinvolgimento delle principali associazioni e imprese del settore. L’analisi realizzata attraverso un tavolo di lavoro, promosso con Environmental Defense Fund Europe (EDFE), può dare al modello “Italia” un ruolo di protagonista del cambiamento.

“Il prodotto del tavolo di lavoro offre un contributo al governo per adottare in tempi rapidi un piano nazionale di azione per la riduzione delle emissioni di metano come previsto anche dagli impegni assunti dall’Italia nell’ambito del GMP durante la COP 27″. Spiega in una nota Monica Tommasi, presidente degli Amici della Terra, che ricorda come: “Nel nuovo PNIEC dovranno essere individuati obiettivi anche per gli altri settori emissivi di maggior rilievo, agricoltura e rifiuti. Per quanto riguarda i rifiuti l’associazione ha già evidenziato in un studio del 2021 che l’eccessivo ricorso alle discariche ha aumentato in modo significativo le emissioni di gas climalteranti, circa il 3% di tutte quelle prodotte in Italia ogni anno”.

L’impatto di una strategia per diminuire le emissioni di gas naturale nell’aggiornamento del Pniec

Il principale risultato del tavolo è il documento di indirizzi per una Strategia italiana di riduzione delle emissioni di metano della filiera del gas naturale il cui aggiornamento per il 2022 è stato presentato lo scorso 21 dicembre.

Il documento prevede obiettivi quantitativi specifici per quanto riguarda i segmenti dell’upstream, del trasporto e della distribuzione. Conseguire tali obiettivi consentirebbe all’Italia di raggiungere una riduzione di 1 milione e 700mila tonnellate annue di CO2 equivalenti all’anno

Il documento valorizza anche il recente rapporto sulle emissioni di metano di ISPRA. Studio che inquadra il ruolo delle imprese, la valorizzazione delle buone pratiche già messe in campo in Italia e prevede una specifica governance per la sua attuazione.

L’Italia ha aderito anche alla “joint declaration from Importers and Exporter” promossa dai paesi che pragmaticamente si prefiggono di ridurre le emissioni climalteranti legate all’uso dei combustibili fossili e, in particolare, del gas naturale lungo le catene di approvvigionamento. L’iniziativa è tanto più opportuna nella fase in cui i paesi forti importatori, come quelli UE, stanno limitando le importazioni dalla Russia e inaugurano nuove vie di approvvigionamento” conclude la Tommasi. 

 

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