Gli italiani sono preoccupati dall’inflazione, ma anche dalla crisi climatica

Un’indagine di Nomisma rivela che la necessità di tutelare l’ambiente influenza le scelte di acquisto di molti italiani, specialmente nel settore agroalimentare.

  • Otto milioni di italiani hanno intenzione di ridurre le spese relative all’alimentazione.
  • Eppure, il 31% aumenterà gli acquisti di prodotti con packaging sostenibile, mentre il 20% sceglierà cibi e bevande realizzati con metodi che rispettano l’ambiente.
  • È quanto emerge da un’indagine realizzata da Nomisma per Agronetwork e pubblicata il 4 gennaio.
indagine Nomisma su inflazione e crisi climatica
Foto di Sydney Rae/Unsplash

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha segnato profondamente l’anno che si è appena concluso e, purtroppo, il 2023 non è cominciato con la pace. Il numero di vittime e di sfollati continua a crescere. Anche l’impatto sull’economia e, in particolare, sul settore dell’energia, è ancora percepibile. Un altro settore che sta faticando in maniera particolare è quello agroalimentare: gli imprenditori devono affrontare sia l’aumento dei prezzi di gas ed elettricità, sia l’incremento dei costi delle materie prime e le difficoltà nell’approvvigionamento.

Tutto questo ha delle conseguenze inevitabili anche per i consumatori che, per far fronte all’inflazione, stanno cambiando le proprie abitudini e le proprie strategie di acquisto. L’85 per cento degli italiani ha scelto di risparmiare; otto milioni hanno dichiarato che, nei mesi a venire, ridurranno le spese relative a cibi e bevande. È quanto emerge dall’indagine “La sostenibilità per gli italiani alla luce dei nuovi scenari”, realizzata da Nomisma per Agronetwork e pubblicata il 4 gennaio.

Le bollette, la spesa e il clima sono fra i pensieri delle famiglie italiane

Se la pandemia ci ha mostrato che dalla salute degli ecosistemi dipende anche la nostra, la crisi energetica ha messo in luce i problemi del sistema attuale. Forse anche per questo, e per via degli eventi meteo estremi che hanno colpito il nostro Paese nel 2022, è cresciuta la sensibilità degli italiani nei confronti delle questioni ambientali. Dopo l’aumento delle bollette (che preoccupa il 63 per cento degli intervistati) e quello dei prezzi dei prodotti alimentari (57%), il terzo motivo di preoccupazione è rappresentato proprio dalla crisi climatica (37%). Un’attenzione che si riflette anche nei comportamenti: a guidare le scelte dei consumatori saranno la tutela dell’ambiente (in terza posizione), i rapporti interpersonali (al secondo posto) e la salute (in testa).

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La sostenibilità riveste un ruolo sempre più centrale

“La sostenibilità ambientale riveste un ruolo centrale nella vita di tutti i giorni degli italiani (per il 28% è difatti una priorità assoluta) ed influenza direttamente anche la composizione del carrello della spesa alimentare”, spiega Emanuele Di Faustino, responsabile Industria, Retail e Servizi di Nomisma. “Il 31 per cento dei consumatori dichiara che, nei prossimi sei mesi, aumenterà gli acquisti di prodotti alimentari con packaging sostenibile, mentre il 20 per cento afferma che incrementerà gli acquisti di alimenti e bevande realizzati con metodi che rispettano l’ambiente”.

Non a caso, nell’ultimo decennio le aziende hanno investito molto in questa direzione. “I consumatori si aspettano una crescente responsabilità ambientale da parte di tutti gli operatori economici del settore e la sostenibilità è destinata a divenire presto un prerequisto, come lo è già la sicurezza alimentare”, conclude Daniele Rossi, segretario generale di Agronetwork.


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