Italia “ponte energetico nel Mediterraneo”

Le comunicazioni in Parlamento della premier Meloni delineano la strategia del Governo. Approvato definitivamente il Ddl Ministeri

Gas, rinnovabili, reti, bollette e mercato: martedì 13 dicembre, Giorgia Meloni ha reso in Parlamento le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 15, chiarendo ancora una volta la visione complessiva del nostro Governo sul tema energia.

Il discorso di Giorgia Meloni

Tra i molti passaggi di interesse, in primis, un chiarimento fatto dalla premier: “La posta in gioco per l’Unione europea sull’energia è molto alta perché definisce la capacità stessa dell’Europa di proteggere le sue famiglie e le sue imprese, senza lasciar prevalere logiche unilaterali secondo le quali gli Stati con maggiore spazio fiscale fanno da sé e quelli con scarsa capacità di spesa possono essere lasciati indietro”.

Inoltre, “la nostra nazione è cerniera e ponte energetico naturale tra il Mediterraneo e l’Europa in virtù della sua posizione geografica, delle sue infrastrutture e del prezioso contributo delle proprie imprese. L’obiettivo strategico che questo Governo intende perseguire è fare dell’Italia uno snodo energetico che colleghi tramite gasdotti (che in prospettiva dovranno trasportare idrogeno verde) ed elettrodotti la sponda sud del Mediterraneo con il resto dell’Europa” (qui il discorso integrale di Meloni).

Senato della Repubblica

Temi ripresi in parte dal Ministro delle Imprese Adolfo Urso che, nella giornata del 15, ha risposto in aula del Senato all’interrogazione n. 3-00095 sulla situazione degli stabilimenti ex Ilva: “La situazione si inserisce in un contesto internazionale particolarmente difficile, non soltanto per il prezzo dell’acciaio, ma anche per la sfida titanica che il nostro principale alleato, gli Usa, ha messo in campo in poche settimane per quanto riguarda sia il prezzo del gas (che negli Stati Uniti è pari a un decimo rispetto a quello europeo) sia per le risorse finanziarie e le norme contenute nel provvedimento che il Congresso ha varato avvantaggiando in modo sistematico le imprese, anche siderurgiche, degli Stati Uniti. Il Governo ha reagito da subito e lo farà in sede europea. Un segnale positivo è quello appena deciso nel trilogo, con quella che viene declinata come carbon tax, in vigore dal mese di ottobre del prossimo anno. Si tratta di un primo segnale di una diversa politica commerciale e industriale europea in questo campo”.

In Italia, ha aggiunto il Ministro, “il Governo ha reagito per fronteggiare il caro energia con i 30 miliardi di euro stanziati nella manovra di bilancio e, ancora di più, intavolando da subito un dibattito e un confronto con tutte le parti in causa. Voglio essere chiaro nella conclusione: lo Stato non può essere un bancomat, non può dare risorse senza un chiaro piano industriale che segni da subito un percorso di rilancio, arresti il declino e consenta al Paese di avere la più grande acciaieria europea particolarmente green che risponde alle sfide ambientali, sociali e sanitarie che giustamente il territorio merita”.

Giorgia Meloni discorso energia

Ulteriori aggiornamenti da Palazzo Madama

L’Assemblea, inoltre, mercoledì 14 ha approvato in via definitiva il Ddl n. 393 di conversione, con modificazioni, del DL n. 173/2022, sul riordino delle attribuzioni dei Ministeri.

Restando a Palazzo Madama, assegnata alla VIII commissione la Pdl n. 318 recante “Istituzione dell’Albo delle fonti e delle sorgenti presso il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica”, a firma Potenti Manfredi (Lega).

Pubblicato, inoltre, il Ddl n. 129 a firma Castellone (M5S) che prevede “Disposizioni in materia di contributi al contenimento dei prezzi dell’energia”.

Camera dei deputati

In V commissione della Camera è proseguito questa settimana l’ampio lavoro in corso sul Ddl Bilancio e sui relativi emendamenti. Da segnalare, inoltre, la pubblicazione della proposta di inchiesta parlamentare n. 10, a firma Battilocchio (FI), in tema di “tutela dei consumatori e degli utenti”, e della Pdl n. 166 (Cattoi, Lega) recante “Modifica all’articolo 37 della legge 23 luglio 2009, n. 99, concernente l’istituzione del Dipartimento per la promozione e lo sviluppo della filiera dell’idrogeno presso l’Enea”.


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Nato ad Avellino, giornalista professionista, laurea in comunicazione di massa e master in giornalismo conseguito all’Università di Torino. È direttore della rivista CH4 edita da Gruppo Italia Energia. In precedenza ha lavorato nel settore delle relazioni istituzionali e ufficio stampa, oltre ad aver collaborato con diversi media nazionali e locali sia nel campo dell’energia sia della politica. È vincitore di numerosi premi giornalistici nazionali e internazionali.