Bioenergy Europe giudica con favore la lettera aperta mandata lo scorso 27 ottobre ai presidenti europei Ursula Von der Leyen, Charles Michel e Roberta Metsola.
La missiva promuove un ampio sostegno scientifico al settore forestale e della bioenergia.
550 scienziati chiedono una gestione sostenibile dei boschi e del clima
Sottoscritta da oltre 550 scienziati, e con il supporto della comunità scientifica internazionale, la lettera chiede per il clima una gestione intelligente dei boschi
I boschi hanno un ruolo fondamentale per il nostro ambiente, poiché immagazzinano carbonio e sono in grado di mitigare i cambiamenti climatici, aumentando al contempo la biodiversità.
Tuttavia, il cambiamento climatico, che mette sempre più a repentaglio i nostri boschi, può essere ridotto solo con una gestione sostenibile ed uso di prodotti, sottoprodotti e residui forestali. Al fine di assicurare un’economia sostenibile e la produzione di energia rinnovabile.
Il contenuto della missiva inviata dai 550 scienziati
La lettera sottolinea che è possibile evitare le emissioni di CO2 da combustibili fossili esclusivamente mediante una gestione adeguata dei boschi e dell’utilizzo a cascata del legname. La gestione dei boschi deve operare sul mantenimento della salute degli stessi e sulla produzione del legno.
Considerando, inoltre, che inevitabile sottoprodotto della raccolta, della lavorazione e della produzione, è la generazione di materiale di bassa qualità che ha un uso limitato o nullo oltre a quello energetico.
I vantaggi dell’uso del legno
I vantaggi climatici dei prodotti in legno sono numerosi. Possono essere utilizzati per creare oggetti di lunga durata, sostituendo materiali a più alta intensità energetica.
Inoltre, rappresentano una fonte di energia rinnovabile, operando sinergicamente con altre industrie forestali. Contribuendo in modo significativo alla politica climatica dei paesi dell’UE.
La transizione energetica del bosco
La lettera sottolinea come la transizione energetica è una componente integrale di un bosco ben gestito e dei relativi prodotti in legno.
I negoziati in corso a livello europeo sulla direttiva delle energie rinnovabili rappresentano una grande opportunità per incrementare le ambizioni ambientali.
Purtuttavia, un divieto dell’uso del legname proveniente da boschi gestiti in modo sostenibile, per la produzione di energia, non porterebbe ad alcun vantaggio per la biodiversità.
Anzi, ostacolerebbe una bioeconomia circolare. La lettera conferma che una gestione forestale sostenibile, che mantenga costanti i volumi di boschi e ne utilizzi solo l’accrescimento per uso a fini produttivi ed energetici, è “intelligente dal punto di vista climatico“.
Il termine Climate Smart Forestry
Secondo l’autore principale, il prof. Roland Irslinger, il termine Climate Smart Forestry (Csf) integra gli obiettivi climatici con la gestione forestale.
La Csf non significa soltanto immagazzinare carbonio negli ecosistemi forestali/boschivi. Comprende, infatti, anche la riduzione delle emissioni di gas serra, l’aumento della resilienza dell’ecosistema forestale.
Senza dimenticare i criteri per la biodiversità e l’aumento sostenibile della produttività e del reddito dei proprietari forestali nella strategia di gestione forestale.
Il Qsc tiene conto delle caratteristiche locali, dei fattori naturali e delle circostanze socioeconomiche dei paesi membri dell’UE.
Irene di Padova, direttore delle politiche di Bioenergy Europe, conclude:” L’attuale discussione sulla gestione sostenibile dei boschi e sulla bioenergia è spesso guidata da pregiudizi e non riflette la realtà secondo la letteratura scientifica e forestale”.
“Se vogliamo raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE, dobbiamo trovare regolamenti e linee guida praticabili e applicabili che tengano conto della multifunzionalità dei boschi”.
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