Un progetto futuristico su come una scatola potrebbe evolversi nei prossimi 50 anni, magari realizzata con fibre organiche e programmabili in grado di auto-ripararsi. È il progetto di DS Smith, leader mondiale per le soluzioni di imballaggio innovative e sostenibili, che mostra come caratteristiche della scatola autorigenerante:
- un “sistema nervoso” come quello delle foglie: i sensori sono stampati sulla “pelle” della scatola e collegano tutte le fibre dell’imballaggio, in modo che possa comunicare con l’esterno;
- un tessuto rigenerativo, con allungamento e ispessimento per coprire la lesione e la trasmissione di dati alla società di consegna e al destinatario, per informarli del processo di rigenerazione durante il tragitto;
- una capacità di riutilizzo: l’imballaggio guarisce l’apertura, in modo da poterla riutilizzare continuamente, prolungandone la vita.
Wim Wouters, innovation director di DS Smith, commenta: “C’è già una tendenza a far sì che le tecnologie che usiamo ogni giorno si prendano cura di se stesse, le auto a guida autonoma sono l’esempio più ovvio. L’imballaggio che guarisce da solo in modo da poter essere riutilizzato perennemente è ovviamente un concetto futuristico, ma oggi stiamo già utilizzando i principi circolari per progettare i rifiuti e riciclare le fibre che utilizziamo fino a 25 volte, quindi un’economia circolare in cui i materiali rimangono in uso per molto più tempo potrebbe essere più vicina di quanto pensiamo”.
Le tappe principali della scatola di cartone
Per celebrare il 150° anno della scatola di cartone, un archivio digitale ripercorre le tappe principali a partire dal XVII secolo, anno della sua nascita. Nel 1871, l’americano Albert L. Jones brevetta un macchinario per produrre cartone ondulato per avvolgere le bottiglie di vetro. Da qui, inizia la rivoluzione del cartone che porterà alla nascita della scatola.
Nel 1886, il gioielliere Tiffany introduce l’iconica scatola dal colore blu, che diventa sinonimo del marchio. Nel 1939, con l’inizio della Seconda guerra mondiale e in Gran Bretagna vengono distribuite maschere antigas in scatole di cartone, i ragazzi le modificano per personalizzare la propria di maschere antigas. Nel 2020, il Regno Unito inizia la distribuzione del vaccino anti-Covid, allora DS Smith aiuta a trasportare i primi vaccini nel Regno Unito e poi in tutto il mondo in ospedali e cliniche in scatole di cartone.
Altre novità attendono DS Smith, come quelle nel campo dei pacchi autoregolabili e degli imballaggi spray.
Wouters ha proseguito: “Penso che alla fine vedremo imballaggi intelligenti che si autoregolano per adattarsi al contenuto, sfruttando al massimo i materiali e lo spazio”.
“In questo momento, la realtà è che le scatole possono già essere kit ad alte prestazioni. È possibile renderle resistenti all’acqua e all’umidità, antimicrobiche e tracciarle durante tutto il loro percorso grazie alla nanotecnologia stampabile. Le scatole autorigeneranti non sono ancora arrivate, ma dobbiamo guardare al futuro per la prossima serie di innovazioni che ci aiuteranno a utilizzare i materiali nel modo più sostenibile possibile. Questo obiettivo può essere raggiunto solo con un pensiero nuovo e nuove idee. Stiamo già valutando le partnership per accelerare il viaggio verso un’economia circolare e ci piacerebbe sentire gli esperti che possono venire con noi”.
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