Trasporti: vantaggi e criticità dei biocarburanti in purezza

Il phase-out al 2035 del motore a combustione interna, presenta dei rischi se attuato in tempi rapidi, che vanno mitigati.

Assocostieri, Associazione di categoria aderente a Confcommercio, ha approfondito il tema durante l’evento “Fuels mobility”, dedicato ai Low carbon liquid fuels nei trasporti, nell’ambito delle iniziative promosse da Bologna Fiere Water&Energy.

Secondo l’Associazione, è necessario chiarire che la responsabilità del soggetto obbligato cessa con l’assolvimento dell’obbligo all’atto dell’immissione in consumo e non può estendersi alla catena distributiva e all’uso finale. “Si potrebbe immaginare una riduzione delle sanzioni al 10% per il primo anno, che dia modo di collaudare il sistema d’obbligo verificandone l’effettiva fattibilità”. 

Le proposte di Assocostieri

Inoltre, Assocostieri propone di applicare una certa flessibilità nel rispetto delle quote, fissando una soglia al 10-15%, così da assorbire le incertezze su produzione e domanda.

Positivo sarebbe anche prevedere la possibilità di adottare per i biocarburanti in purezza, palma e Pfad, un termine prolungato di 18 mesi, anziché i 12 mesi previsti per gli altri obblighi di immissione in consumo. 

Oltre a ciò, bisognerebbe chiarire nel decreto attuativo, che sono applicabili i sistemi di certificazione volontaria. 

Sembra oramai accertato il fatto che, come chiese Assocostieri tempo addietro, venga ammesso ogni biocarburante che possa essere utilizzato in purezza, tra cui, il bio-Gnl e il bio-Gpl.

Durante il convegno, il Gse – Gestore servizi energetici ha menzionato il decreto sulle “Garanzie di origine” in uscita prossimamente, che permetteranno di certificare l’origine biologica del metano immesso in rete, consentendone un’ampia diffusione e permettendo ai mezzi pesanti e alle navi a Gnl l’utilizzo del bio-Gnl. 

La transizione energetica del settore può avvenire principalmente grazie ad un’apertura al bio-Gnl e per questo, Assocostieri continuerà a monitorare la problematica, che non dovrà imporre ai produttori di bio-metano di dimostrare a consuntivo l’effettivo uso nei trasporti.