Ipcei Hy2Use

La Commissione UE ha approvato il 21 settembre scorso il progetto per sostenere la ricerca, l’innovazione, l’applicazione industriale e la costruzione delle infrastrutture nella catena del valore dell’idrogeno denominato Ipcei Hy2Use, dando il via libera a 5,2 miliardi di euro di finanziamenti pubblici. Secondo le stime della Commissione, gli investimenti permetteranno la realizzazione di 3,5 GW di nuova capacità di elettrolisi, per una produzione di 340 mila tonnellate di H2 verde all’anno.

Tra le imprese italiane che riceveranno un finanziamento c’è NextChem per lo sviluppo del primo impianto waste to hydrogen al mondo che è parte del progetto per la realizzazione dell’hydrogen valley di Roma, grazie al contributo assegnato di 194 milioni di euro.

Il progetto di hydrogen valley a Roma

L’hydrogen valley di Roma è il primo incubatore tecnologico su scala industriale per lo sviluppo della filiera nazionale dedicata alla produzione, al trasporto, all’accumulo e all’utilizzo dell’idrogeno per la decarbonizzazione dei processi industriali e per la mobilità sostenibile.

L’entrata in funzione dell’impianto è prevista nella prima metà del 2027, come previsto dal finanziamento europeo. Nella fase iniziale si prevede la produzione di 1.500 tonnellate all’anno di idrogeno e 55.000 di etanolo. La produzione di H2 crescerà in funzione dell’evoluzione della domanda, fino a 20.000 tonnellate annue, secondo quanto stimato, riducendo proporzionalmente i volumi di etanolo. La tecnologia proprietaria permetterà di utilizzare come materia prima 200.000 tonnellate all’anno di rifiuti solidi non riciclabili, dando così un contributo anche alla chiusura del ciclo dei rifiuti di Roma.

Il progetto include inoltre attività di ricerca per ulteriori sviluppi della tecnologia waste to hydrogen, avvalendosi di partner scientifici tra cui Enea e università la Sapienza.

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Ipcei Hy2Use: 500 milioni per 4 imprese italiane

Il fondo Ipcei Hy2Use, inserito dal ministero dello Sviluppo economico tra i progetti per i quali è prevista l’attivazione delle risorse del Pnrr, mira ad incrementare la fornitura di idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio e a consentire lo sviluppo e la prima applicazione industriale di tecnologie pulite e innovative per l’H2 nei settori industriali.

Sono quattro le imprese italiane partecipanti all’Ipcei Hy2Use che riceveranno un finanziamento per circa 500 milioni di euro in grado attivare un 1 miliardo di euro da privati, per progetti che riguardano tutti le applicazioni del vettore in ambito industriale.

Le imprese promotrici sono:

  • la già citata NextChem del gruppo Maire Tecnimont, per la costituzione dell’hydrogen valley di Roma;
  • RinaCsm (Centro sviluppo materiali) per l’introduzione dell’idrogeno nel ciclo dell’acciaio (progetto hydra);
  • SardHy green hydrogen  società di Saras ed Enel Green Power per la produzione di idrogeno verde nel ciclo produttivo della raffineria Sarroch (Cagliari);
  • South Italy green hydrogen, società mista Eni–Enel che si occupa di produrre H2 verde nelle raffinerie di Gela e Taranto.

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