- Il Politecnico di Milano darà vita a un Joint Research Center con il Gruppo NHOA.
- L’obiettivo è promuovere attività di formazione, la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative nel settore dell’energia.
Si sente spesso dire che l’Italia non investe nella ricerca e non è un paese adatto alla crescita dei giovani talenti. Fortunatamente, però, esistono delle eccezioni: è il caso del Politecnico di Milano, il miglior ateneo d’Italia, 139esimo nella classifica di Qs World University Ranking 2023 che comprende 1.418 università.
La dinamicità del PoliMI è dimostrata dall’annuncio della creazione di un Joint Research Center (JRC) insieme al Gruppo NHOA per promuovere attività di formazione, la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative nel settore dell’energia. L’obiettivo del nuovo centro sarà quello di contribuire alla transizione verso l’energia pulita e la mobilità sostenibile.
La storica partnership tra il Politecnico di Milano e il Gruppo NHOA
L’accordo di collaborazione scientifica consolida la storica partnership tra il Politecnico di Milano e il Gruppo NHOA che sostiene dottorandi e ricercatori e, con l’iniziativa Girls@Polimi, contribuisce al programma Pari Opportunità Politecniche (POP). L’iniziativa prevede la donazione di una borsa di studio a ciclo unico per incentivare le studentesse dell’ultimo anno delle scuole superiori a iscriversi alle discipline STEM (scientifico-tecnologiche).
“In qualità di collaboratore storico del Politecnico di Milano, il mio più grande orgoglio è vedere così tanti dottorandi appassionati e straordinari entrare a far parte del Gruppo NHOA e partecipare attivamente a plasmare un futuro più sostenibile per le prossime generazioni”, ha commentato Daniele Rosati, CTO di NHOA Energy e Coordinatore JRC del Gruppo NHOA, che garantirà otto nuove borse di studio di dottorato per sostenere le diverse iniziative di ricerca del centro.
Leggi anche: Mobilità sostenibile, convertito in legge il decreto Mims. Le novità
Le questioni affrontate dai ricercatori del JRC
Fra i temi che verranno affrontati, troviamo: la progettazione di nuovi convertitori elettronici di potenza per sostenere le reti elettriche più deboli; lo sviluppo di nuove tecnologie nell’ambito delle batterie, con particolare riguardo alla seconda vita delle batterie dei veicoli elettrici; lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia per la ricarica delle auto elettriche, combinate con stoccaggio di energia rinnovabile; la messa a punto di sistemi di gestione dell’energia e cloud computing per sfruttare al meglio le risorse energetiche distribuite.
“Sostenibilità, transizione globale, energia pulita e mobilità sostenibile non sono slogan. Sono impegni concreti e importanti priorità per la ricerca e per le agende economiche e politiche. Tecnologia, innovazione e condivisione delle conoscenze possono fare la differenza. In questo senso, il mondo accademico ha un ruolo significativo da svolgere”, conclude Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.