Utility ossatura della transizione ecologica sul territorio

Todde: positiva "una correlazione sempre più stretta tra utility e consorzi industriali"

transizione ecologica sul territorio418 euro a MWh stamattina. Prezzi che sono circa il triplo a quanto eravamo abituati ultimamente”. Apre con una riflessione sui prezzi del mercato energetico Giordano Colarullo dg Utilitalia l’evento “Il ruolo delle utilities fra sicurezza energetica e transizione ecologica” organizzato oggi 5 luglio a Roma dall’associazione delle utilities italiane . Una rapida ascesa, avviata nell’estate del 2021 che ora soffre anche dell’attuale incertezza geopolitica. Importante quindi la risposta di imprese e regolatori, questo l’obiettivo della giornata dedicata da Utilitalia.

Una prima risposta arriva dalle stesse utility, secondo il Dg di Utilitalia, in quanto sia le mono che le multi servizio stanno puntando alla diversificazione. “Il legame con i territori e i sistemi produttivi locali, multi tecnologia e multi vettori” fanno delle utility italiane l’asse portante industriale del sistema Paese, secondo Colarullo.

In corsa verso una transizione ecologica e industriale

“Siamo in mezzo a una transizione che deve essere non solo ecologica ma anche industriale e sociale” rimarca Alessandra Todde, viceministro allo Sviluppo Economico. Una transizione in cui le “utility hanno un ruolo strettamente correlato alla competitività del territorio”. In quest’ottica la Todde sottolinea come sia positiva “una correlazione sempre più stretta tra utility e consorzi industriali”. “Il punto è cercare di accompagnare una transizione che deve essere fatta, e accompagnare con altri meccanismi e investimenti mondi che devono restare in un certo tipo di contesto”.

“Stiamo vivendo una situazione molto più che inedita in cui le scelte le dobbiamo fare con delle caratteristiche di incertezza che non hanno precedenti” rimarca Stefano Besseghini presidente dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ARERAA questo orizzonte va aggiunto quello di una proiezioni ai prossimi anni in cui secondo Besseghini “il tema della selettività e della capacità di intervenire acquisterà sempre più spazio”. Per questo conferma come il ruolo sul territorio delle aziende di servizi “è importante e sempre più strategico”, ma ammonisce “non servono accessori superflui. E’ fondamentale che ci concentriamo sulle cose che riusciamo a fare in tempi definiti con efficacia e che in ultima istanza portino un beneficio al consumatore e al sistema industriale. Abbiamo un problema di sostenibilità complessiva che non possiamo affidare a evoluzioni possibili di medio termine” che rassicura comunque “ci  saranno”.

Una visione coesa ed europea

Stefano Grassi Capo di Gabinetto del Commissario Europeo all’Energia Kadri Simson
Stefano Grassi Capo di Gabinetto del Commissario Europeo all’Energia Kadri Simson

“Ci troviamo a nostro avviso di fronte a una crisi sparti acque che cambierà tutto nel sistema energetico europeo e mondiale” rimarca Stefano Grassi Capo di Gabinetto del Commissario Europeo all’Energia Kadri Simson per cui è necessario velocizzare lo sviluppo delle rinnovabili e della rete elettrica, accelerando sul profilo autorizzativo. Nel frattempo è importante diversificare gli approvvigionamenti con una Europa coesa che “sappia far valere il suo peso” sul piano internazionale, scopo per cui è nata la EU energy Platform.

Un agenda quella del Recovery EU che non è a costo zero, ricorda Grassi “Abbiamo calcolato che avrà un impatto di circa 300 miliardi di investimenti addizionali”. Un rilancio del sistema europeo che porta con se anche la crescita del lavoro e delle filiere europee.

Il difficile ma strategico dialogo con i territori

Una mission chiara che si scontra poi con i territori come ricorda, Marco Patuano vicepresidente UtilitaliaTradurre i macro progetti in microprogetti è poi la parte complicata” spiega, evidenziando il ruolo strategico delle utility per superare questo empasse. Si tratta di una mission essenziale che si deve svolgere “nella sua complessità su più fronti“, sottolinea l’ad dell’RSE Maurizio Del Fanti. Inutile quindi spingere su una sola di queste variabili, perché si perderebbe efficacia del sistema nella sua completezza.

 


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.