Il software Ssda, sviluppato sulla base della metodologia europea Product environmental footprint è il primo a unire il calcolo dell’impronta ambientale con l’identificazione di misure concrete e specifiche per ridurre i consumi di energia nelle filiere lattiero-casearie e non solo. È stato sviluppato, validato e testato sui contesti produttivi del formaggio italiano Grana Padano Dop e del Comté Dop francese.
Lo strumento di supporto, presentato a Cibus, la fiera internazionale di Parma dedicata all’agroalimentare made in Italy, è frutto del progetto di ricerca Life Ttgg voluto dal Consorzio di tutela Grana Padano e realizzato da partner scientifici quali politecnico di Milano, università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, fondazione Qualivita, Cniel, Enersem e oriGIn.
Efficientamento filiere Dop Igp
Le filiere Dop Igp italiane si arricchiscono quindi di un nuovo set strategico per ottimizzare le prestazioni ambientali ed economiche, mediante proposte di efficientamento energetico e diminuzione degli sprechi, grazie all’innovativo Sistema di supporto alle decisioni ambientali (Ssda).
Permetterà di migliorare sotto tre macro ambiti lungo tutta la filiera lattiero-casearia: performance ambientali nelle aziende agricole, efficienza energetica nel caseificio, conservazione del prodotto e riduzione dello spreco alimentare.
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Stop agli sprechi
In un momento di grave incertezza in ambito energetico, grazie alla programmazione del Consorzio di tutela, nei prossimi mesi “le aziende produttrici di formaggio Dop avranno a disposizione un supporto evoluto che, tra le diverse funzioni, permetterà loro di ottimizzare l’intero processo produttivo attraverso la stima del consumo di energia e la definizione dei potenziali risparmi energetici, dal recupero di calore dal siero di latte, fino ai condensatori”, si legge nella nota stampa.
Il software potrà essere personalizzato per l’utilizzo di altre filiere di prodotti Dop Igp e grazie alla metodologia Pef potrà essere strumento per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità stabiliti dalle politiche del farm to fork oltre che per avere accesso a numerosi strumenti di supporto e incentivazione alle aziende forniti nell’ambito del Green deal europeo.
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