A prescindere dalla contingente crisi energetica causata dallo shock dei prezzi del gas, che ha avuto un impatto sui prezzi dell’elettricità, l’Acer (Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia) si pone l’obiettivo di una prospettiva di lungo periodo sulla progettazione del mercato all’ingrosso dell’elettricità nell’Unione Europea, in linea con il compito originale assegnatole dalla Commissione. Infatti, già prima dell’attuale crisi, il disegno del mercato è stato oggetto di dibattito, soprattutto per quanto riguarda la questione se sia adatto o meno ai cambiamenti necessari a realizzare la transizione energetica oppure se il disegno del mercato necessiti di ulteriori aggiustamenti.
Benefici e svantaggi dell’attuale struttura del mercato all’ingrosso dell’elettricità
La Commissione ha incaricato l’Acer di valutare benefici e svantaggi dell’attuale struttura del mercato elettrico all’ingrosso dell’UE e di fornire raccomandazioni per il suo miglioramento, messe nero su bianco nel rapporto “Acer’s final assessment of the EU wholesale electricity market design”.
L’Acer ritiene che, l’attuale struttura del mercato all’ingrosso garantisca una fornitura efficiente e sicura di elettricità in condizioni di mercato relativamente normali. In quanto tale, la sua valutazione è che l’attuale struttura del mercato meriti di essere mantenuta, anche se è probabile che alcuni miglioramenti nel lungo periodo si rivelino fondamentali, affinché il quadro di riferimento consenta di raggiungere la decarbonizzazione dell’UE nei prossimi 10-15 anni e di farlo a costi inferiori, garantendo la sicurezza dell’approvvigionamento.
Ad oggi, le circostanze che impattano sul sistema energetico dell’UE sono tutt’altro che normali e l’Acer ritiene che, l’attuale disegno del mercato dell’elettricità non sia da condannare per l’attuale crisi. Al contrario, le regole di mercato in vigore hanno contribuito in una certa misura a mitigare la crisi attuale, evitando così la riduzione dell’elettricità o addirittura i blackout.
Il progetto del mercato dell’elettricità
Il mercato dell’elettricità non è tuttavia concepito per la situazione di emergenza in cui l’Unione si trova attualmente e, pur non essendo l’obiettivo principale di questa valutazione, l’Acer offre comunque alcuni punti di vista su misure d’intervento previste nell’attuale situazione di emergenza e sui loro rispettivi rischi.
L’Acer offre anche riflessioni su possibili misure strutturali per proteggere i clienti di energia elettrica da possibili shock dei prezzi.
Nell’ultimo decennio, il commercio transfrontaliero e i grandi sforzi intrapresi per integrare ulteriormente i mercati dell’elettricità in Europa hanno apportato notevoli benefici ai consumatori. Questi benefici sono stimati in circa 34 miliardi di euro all’anno, dovuti alla struttura del mercato dell’energia all’ingrosso che permette il commercio transfrontaliero tra gli Stati membri e migliora la sicurezza dell’approvvigionamento in un’area geografica più ampia.
La struttura del mercato dell’elettricità facilita anche l’adozione di una significativa generazione rinnovabile, la cui accelerazione si rivelerà probabilmente un prerequisito per raggiungere l’ambiziosa decarbonizzazione dell’UE.
Le iniziative in corso per implementare ulteriormente l’attuale disegno del mercato europeo, attraverso una serie di norme e regolamenti esistenti, forniranno ulteriori benefici.
Al contrario, misure di emergenza mal concepite o la distorsione dei segnali di prezzo, interferendo nella formazione dei prezzi di mercato possono far regredire l’integrazione del mercato dell’UE e la concorrenza generale, mettendo così a rischio i benefici ottenuti fino ad ora e aumentando il costo complessivo della transizione energetica in futuro.
L’integrazione del mercato dell’elettricità per decarbonizzare low-cost
Dato che una maggiore elettrificazione della domanda di energia è uno dei modi più efficienti in termini di costi per ridurre le emissioni dell’economia in generale, questa traiettoria sarà probabilmente guidata in gran parte dalla decarbonizzazione del settore elettrico.
L‘integrazione del mercato dell’elettricità negli Stati membri dell’UE sarà la chiave per perseguire tale decarbonizzazione del settore energetico a costi inferiori, assicurando a sua volta la sicurezza dell’approvvigionamento, grazie alla possibilità di attingere ai territori vicini in caso di necessità.
Come realizzare l’indipendenza energetica
Mentre una maggiore indipendenza energetica nei confronti di determinati paesi terzi è un obiettivo politico di crescente importanza, la sua realizzazione può dipendere da una maggiore interdipendenza energetica tra gli Stati membri dell’UE.
Quali implicazioni avrà questo per l’attuale disegno del mercato all’ingrosso dell’elettricità?
Il mercato dovrà facilitare una massiccia diffusione della produzione di energia a basso contenuto di carbonio e, in particolare, una nuova generazione caratterizzata da alti costi di investimento iniziali, assicurando allo stesso tempo che le risorse flessibili integrino la produzione rinnovabile intermittente, dove e quando necessario.
In relazione a ciò, è probabile che la volatilità dei prezzi nel sistema elettrico aumenti nei prossimi anni, indicando un crescente bisogno di flessibilità del sistema. Quindi la progettazione del mercato dovrà inviare adeguati segnali di prezzo per soddisfare le esigenze di flessibilità in futuro, di nuovo dove e quando necessario.
Le principali aree in cui i decisori politici devono intervenire secondo Acer
Nel complesso, questa valutazione dell’Acer identifica diverse aree in cui i responsabili politici potrebbero porre ulteriore enfasi per rendere l’attuale design del mercato dell’elettricità a prova di futuro.
Queste rientrano in sei macro aree, dettagliate ulteriormente al loro interno: la cui prima è far funzionare meglio i mercati dell’elettricità nel breve periodo ovunque, anche se nel complesso, stanno già funzionando bene. Al fine di realizzare ulteriori benefici, gli Stati membri e le autorità nazionali di regolazione dovrebbero attuare ciò che è già stato concordato nella legislazione dell’UE e non solo.
L’Acer evidenzia all’interno della prima area quattro obiettivi rilevanti per una maggiore integrazione del mercato dell’Unione:
- raggiungere l’obiettivo minimo del 70% di capacità interzonale entro il 2025, per migliorare gli scambi di elettricità tra gli Stati membri;
- introdurre quanto prima l’accoppiamento del mercato basato sul flusso nelle regioni centrali e nordiche;
- integrare i mercati di bilanciamento nazionali;
- rivedere le attuali zone di offerta dell’UE per migliorare i segnali di prezzo del mercato locale, giungendo ad una decisione entro il 2023.
Un’altra area di intervento è quella di guidare la transizione energetica attraverso mercati efficienti nel lungo periodo: i mercati nel lungo periodo e i migliori strumenti di copertura hanno bisogno di maggiore attenzione per guidare i massicci investimenti necessari in futuro.
Attualmente, questi mercati mancano di liquidità, l’Acer sottolinea che l’accesso ai Power purchase agreements (Ppa) per gli operatori di mercato più piccoli potrebbe essere migliorato, per esempio attraverso garanzie pubbliche e, la liquidità potrebbe essere ulteriormente stimolata attraverso i cosiddetti sforzi di “market-making”, per aiutare le aziende indipendenti a competere con le grandi imprese consolidate, attraverso gare d’appalto, misure obbligatorie o incentivi finanziari.
Inoltre, i mercati a termine nazionali dovrebbero essere meglio integrati e i requisiti di garanzia imposti ai partecipanti al mercato dovrebbero beneficiare di una revisione del regolamento sull’assegnazione della capacità a termine, così da integrarli ulteriormente e aumentare la liquidità in questi mercati. Gli acquisti centralizzati basati sul mercato potrebbero integrare anche i mercati dell’elettricità a lungo termine per affrontare le carenze del mercato, per esempio attraverso l’acquisto di servizi ausiliari o per accelerare la diffusione di tecnologie specifiche.
Aumentare la flessibilità del sistema elettrico
Un altro intervento è quello di aumentare la flessibilità del sistema elettrico: infatti, maggiori risorse in flessibilità, che coprono anche le esigenze di quella stagionale, saranno fondamentali per il sistema elettrico futuro.
I segnali di prezzo liberamente determinati e competitivi denotano al meglio le reali esigenze di flessibilità e sono quindi strumenti ideali per guidare gli investimenti in modo efficiente. Quindi, le autorità nazionali di regolazione e gli operatori di sistema dovrebbero concentrarsi sulla rapida rimozione delle barriere all’utilizzo di tali risorse di flessibilità.
Proteggere i consumatori vulnerabili da un’eccessiva volatilità dei prezzi
Saranno sicuramente necessarie misure mirate per proteggere i consumatori vulnerabili, da considerare soprattutto in periodi di prezzi elevati, senza però limitare la capacità delle comunità energetiche o degli aggregatori di fornire servizi energetici innovativi, a beneficio del sistema e quindi anche dei consumatori.
Gli Stati membri e le Autorità di regolazione dovrebbero garantire che i fornitori al dettaglio forniscano ai consumatori informazioni semplici e chiare sul loro contratto, in particolare per quanto riguarda i rischi e i benefici relativi ai contratti dinamici. Inoltre, gli Stati membri e le autorità dovrebbero trovare un equilibrio tra la garanzia della responsabilità finanziaria dei fornitori di energia al dettaglio e il mantenimento del mercato aperto a nuovi fornitori responsabili.
Affrontare le barriere esterne al mercato e gli ostacoli politici
Gli Stati membri dovrebbero prendere in considerazione un maggiore coordinamento dei piani per la generazione su larga scala e lo sviluppo delle infrastrutture di rete, come prerequisito per un’efficiente e accelerata diffusione di tali investimenti. Questo a sua volta si baserà su una maggiore attenzione ai bisogni transfrontalieri e sull’affrontare il tema delle barriere e dei fattori ricorrenti di ritardo nell’installazione dell’infrastruttura.
Prepararsi a futuri prezzi elevati dell’energia anche in tempo di pace
L’Acer sostiene che, la necessità di alcuni interventi sul funzionamento del mercato dovrebbe essere considerata con prudenza e attenzione in situazioni di estrema costrizione e, se perseguita, dovrebbe idealmente cercare di affrontare le cause profonde del problema. Inoltre, indica alcune misure strutturali per la copertura che potrebbero essere considerate per attenuare le possibili preoccupazioni sui futuri periodi di prezzi elevati.
Come regola generale, l’Acer, anche in merito alle recenti misure adottate dai governi, ritiene che più interventista è l’approccio, maggiore è il potenziale di distorsione del mercato, soprattutto nel medio e lungo periodo.
Tali distorsioni implicano che è probabile che vengano fatte scelte di investimento sbagliate rispetto alle esigenze future o che le innovazioni necessarie per adattare le mutevoli esigenze del sistema siano meno probabili. Inoltre, le misure più interventiste possono smorzare gli investimenti del settore privato, influenzare la percezione del rischio politico ed esacerbare inavvertitamente le carenze dell’offerta.
Di conseguenza, quando si contemplano misure straordinarie, i politici dovrebbero considerare attentamente il potenziale delle conseguenze negative a medio e lungo termine.
Questo perché molti sforzi sono stati fatti per creare l’attuale quadro del mercato dell’elettricità e se dovesse essere improvvisamente sradicato, invece di essere ulteriormente migliorato o potenziato, potrebbe avere implicazioni significative per la capacità del mercato dell’elettricità di raggiungere gli obiettivi politici chiave nel prossimo decennio.
L’Acer invita dunque a considerare con prudenza la necessità di interventi sul funzionamento del mercato dell’elettricità nelle circostanze attuali e, se perseguito, che i responsabili politici affrontino la causa principale del problema, attualmente i prezzi del gas, piuttosto che il quadro del mercato dell’elettricità stesso.
Le misure strutturali da attuare
Secondo l’Acer, gli Stati membri dovrebbero accelerare la riduzione della domanda di gas, compiendo sforzi in efficienza, cambiando combustibile ed esercitando una pressione al ribasso sui prezzi del gas. Per esempio, si può fare attraverso nuove forniture o forniture più economiche in arrivo in Europa, considerando l’uso di una nuova piattaforma comune di acquisto dell’energia, pur mantenendo prezzi che assicurino la consegna del Gnl.
Infine, per quanto riguarda le misure più strutturali per il futuro, Acer indica alcune opzioni per la copertura contro futuri prezzi energetici sostenuti.
Queste non sono opzioni immediate per far fronte agli attuali prezzi straordinari, ma possono alleviare le preoccupazioni per i futuri shock dei prezzi dell’energia.
Ad esempio, si può considerare un intervento pubblico per stabilire degli strumenti di copertura contro futuri shock dei prezzi, preso in prestito dal mondo finanziario: si tratta di un’opzione finanziaria appunto, soprannominata “affordability option”, in cui gruppi di consumatori predefiniti sono coperti da prezzi all’ingrosso elevati che si verificano al di sopra di una certa soglia per un lungo periodo.
La “valvola di sicurezza temporanea”
Infine, l’Agenzia suggerisce per il futuro di considerare una “valvola di sicurezza temporanea”, quando i prezzi all’ingrosso dell’elettricità salgono rapidamente a livelli elevati per un periodo prolungato.
Gli Stati membri potrebbero considerare di stabilire ex-ante un meccanismo di limitazione temporanea dei prezzi, che entri in funzione automaticamente in condizioni chiaramente specificate, interrompendo il ritorno alla piena formazione dei prezzi per un determinato periodo di tempo. La misura dovrebbe garantire un guadagno significativo per i generatori di energia e manterrebbe una compensazione per quelli che possono dimostrare costi di approvvigionamento superiori al tetto di limitazione.
Il ruolo del Gnl nel prossimo futuro
È probabile che nei prossimi anni i prezzi del gas siano sempre più determinati dal mercato globale del Gnl, quindi l’Acer suggerisce ai politici di prestare molta attenzione ai meccanismi che possono limitare l’esposizione al prezzo del gas e garantirne un’offerta aggiuntiva per compensare la diminuzione delle forniture di quello russo.
Tali misure includono: una maggiore contrattazione a lungo termine e maggiori scorte di stoccaggio di gas, notando tuttavia che entrambe hanno un costo. Di conseguenza, è probabile che i contratti di gas a lungo e a breve termine coesistano per alcuni anni a venire. Lo stoccaggio di gas sosterrà sempre di più la sicurezza dell’approvvigionamento, aiutando allo stesso tempo il funzionamento flessibile del sistema energetico.
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