Si chiama Lions2Life ed è il progetto europeo che ha studiato come dare una seconda vita alle batterie in uso nelle biciclette elettriche. Un impegno per ottimizzare l’uso di materie prime critiche di cui sono composte le batterie e conservare energia prodotta da fonti rinnovabili.

Grazie alla ricerca svolta nel progetto è stato inaugurato nel quartiere “La Pinada” di Valencia un impianto pilota con una capacità di 6,15 kWh composto da 560 celle selezionate provenienti da oltre 150 batterie di e-bike. L’impianto è collaudato e accumula e distribuisce l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico della off grid del “Pinada Lab”, centro di innovazione incentrato sui temi della sostenibilità.

Un nuovo utilizzo per le batterie con uno stato di salute (SoH) residuo superiore all’80% che non è però sufficiente a far marciare i veicoli di provenienza.

LUCA CAMPADELLO Lions2LifeLions2Life è partito in Spagna nel 2020. E’ stato Coordinato dall’Università Politecnica di Valencia e ha visto il contributo italiano del Consorzio Erion Energy e il supporto di EIT Climate-KIC. Canale Energia ne ha parlato con Luca Campadello, Manager del Projects & Innovation Team di Erion.

A  quasi due anni dal suo avvio avete ottenuto i risultati sperati dal progetto Lions2Life?

Sì e no. Sì, perché siamo riusciti a produrre un accumulatore da batterie a fine vita e vederlo funzionare installato in un edificio a Valencia. No, perché le criticità incontrate sono state molte, tra cui il basso tasso di ritorno delle batterie e la difficoltà tecnica di assemblare celle con caratteristiche eterogenee e provenienti da diversi produttori.

Che durata avrebbero degli stoccaggi realizzati con le batterie che avete testato?

L’Università Politecnica di Valencia ha impostato i limiti dei livelli di carica e scarica e la corrente massima di carica e scarica, in modo da estendere la vita utile fino a 6/10 anni su un uso quotidiano normale.

batterie ebike Lions2LifeCome immaginate lo sviluppo di un sistema di recupero per riutilizzare le batterie delle ebike?

Bisogna partire dalla raccolta separata. Per ora, come Erion Energy e insieme al CDCNPA, Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori, stiamo testando un servizio dedicato ai Rivenditori e ai Centri di Assistenza Tecnica della Mobilità Elettrica Leggera che permetterà di ottenere un flusso di batterie omogenee per tipologia. Questo consentirà di valutare la possibilità di creare una filiera dedicata per il loro fine vita: preparazione per il riutilizzo o riciclo. Per quanto riguarda il riutilizzo come storage questa attività, sui bassi volumi che registriamo oggi, potrà essere effettuata in Italia ma ha bisogno di investimenti e di una normativa chiara a supporto della preparazione per il riutilizzo e la reimmissione sul mercato degli accumulatori. Il riciclo dei materiali è invece la strada principale che percorre adesso la filiera delle batterie esauste; seppure, considerati i bassi volumi e la mancanza di impianti di trattamento italiani, è destinata ad essere eseguita in impianti esteri.

Che coinvolgimento ci può essere verso i proprietari di ebike?

È fondamentale aumentare la consapevolezza che le batterie a fine vita, per la loro costituzione, fanno parte di quei rifiuti che necessitano di una gestione dedicata. Ci vuole maggiore sensibilizzazione e i consumatori devono essere informati sulle possibilità di corretta dismissione. Il conferimento delle batterie delle ebike può essere fatto presso le isole ecologiche comunali. 

Si tratta di soluzioni che  rielaborano le batterie esistenti, mi chiedevo se il risultato fosse uno storage che occupa molto spazio e quindi escluderebbe un riutilizzo domestico?

Le dimensioni del prototipo sono 400 x 300 x 150 mm ed è attualmente installato appeso a una parete; quindi, può essere perfettamente installato dietro una porta. È stato progettato principalmente per uso domestico, e dovrebbe essere installato preferibilmente all’esterno della casa, o in una stanza di servizio o in un garage.

Il progetto si è concluso o ci sono altri obiettivi a cui state lavorando?

Il progetto in sé è concluso. L’attività è stata utile per raggiungere consapevolezza degli attori coinvolti, delle criticità presenti nell’attuale sistema di raccolta e dei gap normativi per una efficace gestione dei rifiuti di batterie. 

storage Lions2LifePensate di implementare una forma di attività a seguito dei risultati raggiunti?

Le conoscenze derivate dai risultati di progetto verranno utilizzate da Erion Energy come punto di partenza nel progettare la filiera del riutilizzo e riciclo del futuro allineata al prossimo regolamento europeo sulle batterie in uscita.

 


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.