Per affrontare la povertà energetica, sempre più importante sarà il ruolo delle tecnologie rinnovabili, poiché i costi dell’energia solare e, soprattutto dei nuovi sistemi fotovoltaici, si sono ridotti notevolmente, fino all’80% negli ultimi dieci anni. Inoltre, il fotovoltaico risulta essere la soluzione più adatta per ridurre gli impatti delle bollette, anche dei poveri energetici, come ha raccontato Katharina Habersbrunner dell’Associazione Wecf (Women engage for a common future), durante il webinar online, svoltosi ieri e organizzato da EmpowerMed: “Photovoltaic solutions to tackle energy poverty in the Mediterranean with a gender perspective”.

Il mini fotovoltaico da balcone

Habersbrunner ha affrontato il tema delle barriere che spesso si incontrano riguardo al fotovoltaico, particolarmente nelle città, dove per lo più si vive nei condomini. Ma, per vincere questa reticenza, la soluzione più congeniale e meno impattante è quella dei moduli da posizionare sul balcone.
In Germania, dove ha preso piede questo tipo di soluzione, hanno una taglia standard di 1mx1,70m e sostanzialmente si tratta di un mini fotovoltaico che può essere installato direttamente tramite plug-in in balcone, in giardino o sul tetto.

É facile da assemblare e, oltre a fornire energia alla rete di casa propria, può essere affittato. Dunque, i vantaggi di questa tecnologia sono indubbi: è maneggevole, decentralizzata e l’investimento è accessibile. La capacità massima arriva in generale fino a 0,8kW, ma, in Germania, Austria e Svizzera arriva fino a 0,6 kW.
In questo modo, si diventa prosumer ma si può anche decidere di condividere con altri consumatori, o solamente all’interno di una rete privata, oppure anche in una rete pubblica, entrando così a far parte di una comunità energetica.
I Paesi del Mediterraneo ovviamente, avendo una forte irradiazione solare, offrono un elevato potenziale per il fotovoltaico, basti pensare che in Italia può arrivare anche ad un rapporto di 1.500kWh/kWp.

Una comunità energetica e didattica in un’area vulnerabile

L’Agenzia per l’energia andalusa, si pone l’obiettivo generale, attraverso il progetto Powerty, di incrementare l’utilizzo delle energie rinnovabili all’interno dei gruppi vulnerabili.

Il progetto Powerty

Grazie al progetto, saranno facilitate nuove installazioni e le aziende che forniscono energie rinnovabili saranno incoraggiate, attraverso il progetto, ad offrire soluzioni tecnologiche adatte a questi gruppi, attivando in questo modo anche la loro responsabilità sociale d’impresa.

Date le condizioni eccezionali di queste famiglie, vengono promosse misure di innovazione sociale, basate su una maggiore partecipazione, integrazione e responsabilizzazione dei gruppi vulnerabili. Oltre a ciò, per aiutare questi ultimi, il progetto si avvale di tecnologie rinnovabili, meccanismi di finanziamento, abbattimento delle barriere normative e sostegno alle autorità locali

Il progetto pilota di Torreblanca

Il progetto Powerty avrà una durata complessiva di 48 mesi ed attualmente, sta portando avanti un progetto di apprendimento, attraverso la creazione di una metodologia comune per comprendere lo stato dell’arte sulla povertà energetica nelle diverse regioni e fare una analisi Swot. Con questa finalità, vengono svolti scambi di esperienze tramite incontri, workshop e seminari tematici.

In un secondo momento, verranno analizzati i Raps (Regional actions plans), cioè i piani di azione regionale che identificano buone pratiche, che poi verranno implementati e monitorati.
Powerty ha anche tre azioni pilota in ballo, tra cui quella di Torreblanca, a Siviglia, finalizzata alla creazione di una comunità energetica e didattica in un’area vulnerabile. Qui, si stanno installando degli impianti fotovoltaici collettivi sui tetti di due scuole pubbliche, per generare energia. Questa sarà poi condivisa con dieci famiglie vulnerabili di Torreblanca, che verranno affiancate a loro volta da un processo di integrazione sociale. Questo progetto rientra nella strategia regionale andalusa di coesione e inclusione sociale.

La comunità solidale di Saragozza

Un altro progetto implementato in Spagna, a Saragozza, è Barrio Solar, che promuove l’autoconsumo condiviso di energia solare nelle aree urbane, attraverso la partecipazione e la creazione di comunità solidali che promuovono inclusione e consapevolezza ambientale.
Possono prendervi parte le famiglie, i negozi e tutte quelle attività che si trovino a 500 metri da un impianto fotovoltaico.

“Actur Barrio Solar” consiste in due installazioni fotovoltaiche da 50 kWp, ciascuna collocata in due padiglioni sportivi del Comune. Tra i vantaggi di farne parte: non si deve cambiare compagnia elettrica, ma allo stesso tempo non si ha un rapporto vincolante, si aiutano i vicini vulnerabili, si risparmia circa il 30% in bolletta e si riduce l’impatto ambientale.
Il 10% delle famiglie indigenti che partecipano alla comunità lo fanno gratuitamente e, il 10% dell’energia generata sarà usata per aiutare venti famiglie vulnerabili senza che paghino alcuna tariffa mensile, che ammonta a 6,9 euro al mese.
Infine, i negozi solidali che prendono parte alla comunità, ricevono un bollino che possono esporre nel proprio negozio, che gli conferisce la certificazione di sostenibilità.

Un sostegno alla creazione di comunità energetiche

In Grecia, più del 35% della popolazione si trova in una situazione di povertà energetica.

Electra energy, cooperativa sociale greca, con l’obiettivo di supportare la transizione verso un sistema energetico decentralizzato e sostenibile, mette cittadini e comunità locali al centro, aiutandoli a creare le comunità energetiche rinnovabili. Si avvale della collaborazione di istituti accademici e tecnici, offre supporto durante la fase di sviluppo del progetto e di gestione della parte burocratica.
Electra energy promuove l’autoconsumo collettivo e, attualmente, sta costruendo un impianto fotovoltaico che includerà almeno 50 famiglie. Non solo, sta portando avanti la formazione in tema di energie rinnovabili nelle municipalità, per accrescere la consapevolezza sul tema e sugli interventi di efficienza energetica. A questo proposito, oltre alle attività di promozione, in merito alla formazione, prenderà il via una vera e propria scuola di formazione estiva, a Tessalonicco.
Infine, la cooperativa ha una sua roadmap sulla giustizia e parità di genere da portare a termine entro il 2023, che si prefigge tra i suoi obiettivi, di integrarla nel proprio Statuto e di portare avanti lo stesso principio all’interno della composizione del suo Consiglio di amministrazione.


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Professionista delle Relazioni Esterne, Comunicazione e Ufficio Stampa, si occupa di energia e sostenibilità con un occhio di riguardo alla moda sostenibile e ai progetti energetici di cooperazione allo sviluppo. Possiede una solida conoscenza del mondo consumerista a tutto tondo, del quale si è occupata negli ultimi anni.