Sono proseguite anche questa settimana le audizioni di entrambi i rami del Parlamento in tema attuazione del Pnrr.
Energia in Parlamento
Camera dei deputati
Martedì, ad esempio, le commissioni VIII, X e XIII di Palazzo Montecitorio hanno ascoltato congiuntamente il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani (qui la memoria depositata): “Il Piano rappresenta per l’Italia l’occasione di lasciare una preziosa eredità alle generazioni future, contribuendo a una crescita economica più robusta, sostenibile e inclusiva. Il semestre che ci aspetta sarà decisivo per avviare con successo o accelerare molte delle misure relative alla Missione rivoluzione verde e transizione ecologica”.
Da segnalare alla Camera anche il lavoro portato avanti dalle commissioni I e V sul Ddl di conversione in legge del decreto Milleproroghe che approda oggi in aula.
Sempre in aula, ieri, l’approvazione della mozione (riformulata) Prestigiacomo n. 1-588 riguardante “l’impatto della transizione ecologica sul settore dell’industria pesante, con particolare riferimento al settore raffinazione, petrolchimico e bioraffinazione” (il testo).
Tra gli impegni al Governo anche quello di “garantire che la Presidenza del Consiglio assuma il coordinamento dei ministeri interessati, anche attraverso l’apertura di un tavolo permanente, per l’individuazione delle più efficaci iniziative normative e strategie degli interventi volti a sostenere, in particolare, quei comparti e settori produttivi maggiormente in difficoltà nella progressiva decarbonizzazione”.
Senato della Repubblica
Nuovo intervento di Arera sui prezzi dell’energia. Martedì, infatti, la commissione Industria (X) ha ascoltato il presidente Besseghini: “Negli ultimi mesi questa Autorità, fortemente preoccupata per l’attuale impennata dei prezzi dell’energia, si è più volte espressa e ha fattivamente contribuito con il Parlamento e il Governo all’individuazione di strumenti per contrastare gli effetti negativi di questi improvvisi e importanti rincari” (qui la memoria depositata).
Ampio il quadro delle audizioni svolte questa settimana dalla X commissione anche per quanto riguarda il Ddl n. 2469 recante la Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
Martedì sono intervenuti rappresentanti di Elettricità Futura, Compagnia valdostana delle acque, Dolomiti energia, Edison, Legambiente, Wwf Italia, Greenpeace Italia e Italia Nostra (le memorie).
“Con l’attuale mix di generazione (40% rinnovabili sul totale di generazione elettrica), la bolletta elettrica in Italia si stima sarà di circa 95 miliardi di euro nel 2022, oltre il doppio rispetto al 2019 (anno pre-Covid) in cui è stata pari a 44 miliardi di euro”, scrive Elettricità Futura nel documento depositato in commissione.
Sul fronte delle interrogazioni, invece, il titolare del Mise Giorgetti ha risposto ieri agli atti n. 3-03100 e 3-03099 sui rincari dell’energia e sulla riconversione sostenibile del sistema produttivo (qui tutti i testi): “Il decreto Sostegni-ter ha azzerato gli oneri di sistema per il settore produttivo e ha parzialmente compensato i rincari per le imprese energivore” ma “il Governo interverrà nuovamente”.
Da segnalare, infine, che il presidente del Comitato per la sicurezza delle operazioni a mare ha trasmesso a entrambi i rami del Parlamento la relazione sullo stato e la sicurezza delle attività minerarie in mare nel settore degli idrocarburi, riferita all’anno 2020.
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