La Commissione europea detrarrà 15 milioni di euro più interessi dallo stanziamento per la Polonia in risposta al rifiuto del Paese di conformarsi alla sentenza della Corte di giustizia europea sulla miniera di Turów, vicino al confine ceco, secondo quanto riportato dalla stazione televisiva polacca TVN24.
A giugno, Praga aveva chiesto alla più alta corte dell’UE di multare Varsavia per 5 milioni di euro al giorno per non aver interrotto la produzione della miniera, dopo le denunce di problemi ambientali e di salute pubblica. Dopo il rifiuto, la Corte di giustizia europea ha dunque inflitto alla Polonia la multa giornaliera di 500mila euro. Il conflitto si è innescato quando la holding energetica, controllata dallo Stato polacco, aveva dichiarato di progettare un’espansione ancora più vicino al confine ceco.
La miniera di Turów: minaccia ambientale
Il governo polacco ha affermato che l’area mineraria prevista rientra nei confini stabiliti da un permesso del 1994 e che gli studi confermerebbero un impatto minimo sui livelli delle acque sotterranee. La miniera alimenta una centrale elettrica che fornisce il 6% dell’elettricità della Polonia a circa 2,3 milioni di famiglie polacche, secondo i dati della holding energetica. Il sostentamento di un lavoratore su due nella regione dipenderebbe direttamente o indirettamente dall’attività mineraria. Impiega circa 1.250 persone ed è la quarta centrale termica a carbone più grande della Polonia.
Nonostante i colloqui in corso tra Varsavia e Praga per risolvere la controversia sulle miniere di carbone, i governi polacco e ceco finora non sono riusciti a raggiungere un accordo. I funzionari dell’UE starebbero analizzando da quali fondi per la Polonia detrarre 15 milioni di euro più interessi.
Crescente tensione tra UE e Polonia
La mossa della Commissione europea segna l’escalation nei rapporto in corso tra Bruxelles e Varsavia. La Polonia deve attualmente affrontare anche multe aggiuntive dopo si è rifiutata di seguire le sentenze dell’UE relative al sistema giudiziario. Come riferisce il sito Deutsche Welle, la Corte di giustizia ha ordinato alla Polonia di sospendere la sezione disciplinare della Corte suprema polacca incolpata di violare gli standard giudiziari dell’UE.
A causa di queste infrazioni, l’UE si rifiuta inoltre di concedere fondi post-recupero per la pandemia.
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