Ulteriori misure per contrastare il caro bollette. Previsto un intervento compreso tra 1,2 – 1,3 miliardi di euro provenienti dall’extra-gettito dei proventi sulle aste Ets insieme a un altro intervento sull’extra-profitto derivante dall’aumento del prezzo del gas. Il Governo dovrebbe inserirle nel provvedimento del Consiglio dei ministri di domani 20 gennaio.
Gli interventi previsti
Le risorse si sommerebbero, per il primo trimestre 2022, ai 3,8 miliardi stanziati in Manovra. Mentre sull’intervento sulle aste Ets non ci sarebbero dubbi di sorta, essendo un meccanismo già utilizzato l’anno scorso, sugli extra-profitti pare sia più complicato.
Un nuovo pacchetto sostegni da circa 1 miliardo di euro prevede aiuti per il turismo, il comparto tessile e moda e le discoteche.
Le misure illustrate dal ministro Cingolani
Ieri, in audizione davanti alle commissioni Industria di Camera e Senato, il ministro Roberto Cingolani ha illustrato le nuove misure, che rischiano di non rientrare nello stesso decreto a causa della loro complessità.
Come riportato dall’agenzia Ansa, il vertice del ministero della Transizione ecologica ha spiegato: “Non credo che potremo tirare fuori soldi cash ogni trimestre per le bollette, come abbiamo fatto finora”. L’anno scorso, a luglio, sono stati elargiti 1,2 miliardi di euro e 3,8 miliardi lo scorso dicembre. Ha aggiunto Cingolani: “Per il nostro Paese, come per gli altri in Europa, è arrivato il momento di una strategia strutturale”.
Il Mite ha presentato durante la pausa natalizia al presidente del Consiglio Mario Draghi un documento con le misure attualmente al vaglio, di cui:
- 3 miliardi di euro all’anno potrebbero essere recuperati dalla cartolarizzazione degli oneri di sistema sulle bollette, ovvero dal rinvio del loro pagamento;
- 1 miliardo e mezzo potrebbe arrivare dalle aste Ets, il sistema europeo di acquisto di permessi per emettere CO2;
- 1 miliardo e mezzo potrebbe essere ricavato dal taglio degli incentivi sul fotovoltaico, uno o due dal taglio di quelli sull’idroelettrico;
- 1 miliardo e mezzo potrebbe venire da una riforma del mercato delle rinnovabili, passando ad una negoziazione a lungo termine;
- Da valutare un possibile risparmio che potrebbe arrivare dalla produzione nazionale di gas, senza aumentare il consumo, passando da 4 miliardi e mezzo di metri cubi all’anno a 8 miliardi.
Dall’aumento delle accise sui carburanti nel 2021 ci sono 1,4 miliardi di extra-gettito fiscale. Più complicato un taglio dell’Iva che andrebbe discusso con Bruxelles.
Il ministro Cingolani ha ricordato che internamente si deve spingere sulle rinnovabili attraverso “un patto di collaborazione tra governo e regioni” e a livello europeo va riformato il mercato dell’energia.
I clienti vulnerabili passeranno automaticamente al mercato tutelato
Il ministro Cingolani, sui clienti vulnerabili, ha anticipato che nel pacchetto di emendamenti in arrivo sarà automatico il passaggio, anche quando ci sarà il mercato libero dell’energia, dei clienti vulnerabili alle tariffe di maggior tutela.
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Secondo i tecnici, serve più tempo e pertanto non è detto che le misure in esame vengano inserite in un DL. Si attende, inoltre, l’incontro odierno del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti con le aziende, anch’esse in estrema difficoltà.
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