treni idrogeno
Coradia iLint. Foto d’archivio di Rene Frampe/Alstom

Al via la realizzazione del collegamento ferroviario a idrogeno nella tratta tra Terni, Rieti, L’Aquila e Sulmona, nel cuore dell’Appennino colpito dai terremoti del 2009 e del 2016.

L’ordinanza è stata firmata ieri 21 dicembre dal commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, dopo l’intesa raggiunta nella cabina di coordinamento, a cui prendono parte il capo della struttura di missione Aquila 2009, Carlo Presenti, il capo Dipartimento casa Italia, Elisa Grande, i presidenti di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e i rappresentanti dei sindaci.

Il progetto complessivo

Il progetto oltre a prevedere la realizzazione di tre impianti per la produzione di idrogeno nella regione Lazio, Umbria e Abruzzo dedicati al treno, alimenterà anche il trasporto locale ed extra urbano su gomma. Inoltre, sono previsti anche dei fondi per l’acquisto di materiale rotabile.

I finanziamenti

Il progetto è finanziato con 50 milioni di euro, a cui si aggiungono altri 59 milioni dal bilancio del ministero delle Infrastrutture, per l’acquisto di nuovi treni a idrogeno, in seguito all’intesa tra il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini e a Rete ferroviaria italiana.

La struttura commissariale fa sapere in nota stampa che la realizzazione del collegamento ferroviario a idrogeno avrà tempi di esecuzione strettissimi con la messa in esercizio nel 2027.

La linea Terni-Sulmona, che passa per Rieti e L’Aquila si snoda per un percorso di 163 km a binario semplice e operata da locomotori a trazione diesel. Oltre agli indubbi vantaggi che si avranno in termini di abbattimento delle emissioni inquinanti, questo collegamento renderà possibile rafforzare il trasporto sulla Terni-Sulmona e intervenire nei territori colpiti dal sisma, attraverso il rafforzamento dei collegamenti Orte-Falconara e Roma-Pescara.


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