Data la gravità della situazione nella regione Lazio dovuta all’emergenza rifiuti, l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Ecologia Viterbo, società che risulta essere in posizione dominante sul mercato della regione Lazio per lo smaltimento degli scarti generati dal trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati.
Il faro dell’Antitrust su Ecologia Viterbo
L’Antitrust intende accertare se ci sia un presunto abuso che consiste nel rifiuto ingiustificato di garantire l’accesso alla propria discarica a Rida Ambiente, operatore attivo nella fase del trattamento dei rifiuti che necessita di conferimento in discarica.
Inoltre, l’Antitrust, in seguito alla situazione emergenziale dei rifiuti nella regione Lazio, ha avviato contestualmente un procedimento per la possibile applicazione di misure cautelari.
Le ipotesi dell’Antitrust sono che la continuazione del comportamento contestato possa arrecare un grave danno alla concorrenza, dato che potrebbe causare l’uscita di Rida dal mercato. Ma non solo, potrebbe infatti anche impedire che l’azienda sottoscriva un accordo con Ama S.p.a., finalizzato a risolvere la situazione di emergenza relativa allo smaltimento dei rifiuti indifferenziati nel territorio di Roma Capitale. Senza sottovalutare il fatto che, un accordo tra Rina e Ama avrebbe conseguenze positive anche sulla tariffa pagata dagli utenti finali.
Ieri 2 dicembre i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi delle società interessate con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
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