Ieri pomeriggio le Associazioni dei Consumatori Adoc, Assoutenti, Casa del consumatore, Codici, Federconsumatori, Lega consumatori e UNC, invitate dall’Autorità per l’Energia a confrontarsi sul Documento relativo alla fatturazione di periodo nel mercato retail, hanno deciso per la maggior parte, di abbandonare il tavolo come atto di protesta.
La quantificazione esigua degli indennizzi a carico delle imprese di distribuzione da corrispondere ai venditori in caso di ritardo nella messa a disposizione dei dati di misura periodici (1,6€ per ogni giorno di ritardo) e indennizzo al consumatore per mancato rispetto del terRyanmine di emissione della fattura (4€) i punti di disaccordo indicati nella nota stampa congiunta.
Il tema resta la necessità di risolvere le code di stima e i maxi conguagli; il costo della lettura remunerato in bolletta-servizio svolto in modo irregolare ma regolarmente fatturato- che riporta anche l’attenzione sul dato “stimato”.
Nella nota si richiamano anche le altre richieste delle associazioni come la necessità di tutela all’ormai prossimo mercato libero.
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