green bond

Attraverso l’emissione di green bond l’Italia finanzierà la spesa pubblica destinata a contribuire al raggiungimento di uno o più degli obiettivi ambientali previsti dalla tassonomia della finanza sostenibile dell’UE. Già nel febbraio 2021 il ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato il Framework for the emission of sovereign green bonds, il documento che raccoglie e sintetizza le caratteristiche delle obbligazioni verdi emesse dal Tesoro italiano nonché gli impegni destinati alla sostenibilità ambientale.

Tra questi obiettivi:

  • mitigazione e adattamento del cambiamento climatico;
  • uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
  • transizione verso un’economia circolare;
  • prevenzione e controllo dell’inquinamento;
  • tutela e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

L’utilizzo dei proventi ottenuti dai green bond aiuterà l’Italia a sostenere gli obiettivi di sviluppo sostenibile inseriti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, come ha sottolineato il Mef.

L’emissione dei green bond

In tale contesto, Banca Etica sta proponendo un nuovo prestito obbligazionario ordinario dedicato all’ambiente e al contrasto dei cambiamenti climatici. L’obiettivo è raccogliere 12 milioni di euro che l’istituto impiegherà per finanziare organizzazioni e aziende impegnate in attività legate alla transizione energetica. Questo approccio è pienamente coerente e complementare ai recenti sviluppi a livello nazionale europeo, dove il pacchetto Next Generation EU prevede una quota rilevante di finanziamenti da destinare ai green bond.

Il risparmio rimarrà vincolato per otto anni, a fronte di un investimento minimo previsto di 1.000 euro, e prevede l’accredito di interessi periodici (cedola semestrale) e il rimborso del capitale alla scadenza. Rendimento lordo annuo: 1%, rendimento effettivo netto 0,741%.

Costruire un’economia sostenibile

Attraverso i green bond viene offerta agli investitori l’opportunità di accostare i loro obiettivi finanziari con quelli legati al contrasto dei cambiamenti climatici e per sostenere progetti sostenibili di realtà attive nel campo della decarbonizzazione.

Nel dettaglio, la raccolta pubblica di capitale sarà destinata a imprese che:

  • installano impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • erogano servizi legati all’efficientamento energetico;
  • convertono quota parte del loro approvvigionamento energetico a favore delle energie rinnovabili o investono nell’efficientamento energetico;
  • operano in base a principi di economia circolare, trattamento di acque reflue, gestione di impianti di depurazione, attività di rigenerazione urbana, educazione e attivismo ambientale;
  • producono e commercializzano prodotti biologici e a filiera corta;
  • coltivano su scala limitata e con forti legami con il territorio; attività di agricoltura sociale, allevamento e pesca non intensivi; trasformatori e rivenditori di prodotti biologici certificati.

A garanzia di questo impegno, l’istituto bancario rendiconterà gli impatti sociali e ambientali del credito erogato: “Nel 2020, 12,4 milioni di euro sono stati erogati a favore di 31 organizzazioni che hanno utilizzato il credito per installare impianti di produzione di energia derivante da fonti rinnovabili (fotovoltaico in primis, ma anche eolico) o che hanno convertito quota parte del loro approvvigionamento energetico a favore delle energie rinnovabili. Questi crediti hanno permesso di evitare l’immissione in atmosfera di 4.900 tonnellate di CO2. 15 milioni di euro sono stati erogati a favore di 20 organizzazioni che li hanno utilizzati per riciclare 167 mila tonnellate di rifiuti e per produrre 1 milione di metri cubi di acqua potabile”, ha spiegato in una nota stampa Nazzareno Gabrielli, direttore di Banca Etica.


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