Quattro interrogativi dal MEET di Matera

industriaenergiaQuattro gli interrogativi che sorgono immediati dal dibattito che si è tenuto venerdì, a Matera, in occasione del primo convegno nell’ambito del MEET Mediterranean Energy&Efficiency Tour, organizzato dal Gruppo Italia Energia, editore di QE.

Il primo sta nell’evidenza, tuttora irrisolta, delle difficoltà del nostro Paese di delineare una strategia di lungo termine per fare dell’energia un settore portante dell’economia. Ultimo esempio concreto, in ordine di tempo: essere arrivati alla scadenza del Quinto Conto Energia, ampiamente annunciata, senza aver preparato nulla per il “dopo” in termini di avvicinamento/raggiungimento della grid parity.

Il secondo riguarda invece il condizionamento mediatico/politico circa le priorità delle scelte da assumere. Nel caso della proroga dell’Ecobonus e del suo aumento dal 50 al 65%, in via generale misura indubbiamente positiva, si poteva inserire l’intervento ricalibrandolo in uno scenario assai più strutturato. Così, invece, il rischio è di arrivare solo a fine anno, con le mani definitivamente legate dalla cronica carenza di fondi.

Il terzo interrogativo attiene allo sfasamento evidente tra il tempo delle decisioni al centro e quello delle iniziative a livello locale. Dalle esperienze illustrate a Matera emerge un’effervescenza e una voglia di iniziativa che meriterebbe miglior fortuna. Basti pensare al Patto dei Sindaci, ignorato ancora da molti a livello istituzionale, ma oggetto di adesioni crescenti.

Infine, ultimo interrogativo che attende risposta, la strada in salita delle imprese e delle associazioni che le rappresentano che, in questo scenario, stentano ad innovare e a stare al passo con la competizione internazionale. D’altro canto, c’è qualcuno che ha mai pensato di aiutarle a “fare filiera”?

a cura di Quotidiano Energia


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