monopattini
Foto di aixklusiv da Pixabay

Picco dei monopattini in sharing nell’anno della pandemia, con 7,4 milioni di noleggi e 14,4 milioni di chilometri percorsi. Una crescita favorita dalla scarsità delle infrastrutture disponibili, l’assenza di parcheggi dedicati per i mezzi più leggeri e la necessità di spazio e sicurezza. Ottime prestazioni anche per biciclette e scooter, a conferma della preferenza per le modalità di spostamento individuali. La limitazione e il blocco degli spostamenti, il coprifuoco e lo smart working hanno determinato un forte calo del consumo di carburanti nel trasporto stradale, del 17,7% nel 2020, e del ricorso all’auto privata, pari a -20,3%. Non solo: la sharing mobility ha registrato una diminuzione delle percorrenze del 30,6% nel 2020 a fronte di una crescita dei servizi in sharing del 200% negli ultimi cinque anni all’interno delle principali città italiane.

Boom monopattini: dati dell’Osservatorio sharing mobility

I dati dell’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility riferiti al 2020 e 2021, presentato il 20 luglio e promosso dal Mite e dal Mims insieme alla fondazione per lo Sviluppo sostenibile, fotografa la tenuta della sharing mobility rispetto alle altre modalità di spostamento: se il calo delle percorrenze è stato del 30,6%, il servizio ferroviario regionale è diminuito del 38% rispetto all’anno precedente, l’alta velocità del 66% e il trasporto aereo del 69%.

La sharing mobility nei primi mesi del 2021

Il rapporto ha fotografato lo stato della sharing mobility nel 2021 in sei città italiane. Lo strumento “Snap sharing 2021” ha monitorato l’andamento nei primi sei mesi dell’anno a Torino, Milano, Bologna, Roma, Cagliari e Palermo. In tutte queste realtà il servizio è complessivamente cresciuto, sulla scia dell’andamento europeo del primo trimestre. Nelle prime due settimane di giugno è tornata ai valori medi del 2019.

A recuperare più velocemente lo scooter sharing: è tra quelli più consolidati, presente nelle città dal 2019, ed è quasi interamente elettrificato. Segue il bike sharing, probabilmente penalizzato – ha registrato il -55% dei noleggi – dalla comparsa sul mercato dei monopattini in sharing e dalla minore presenza di studenti e pendolari, che costituivano lo zoccolo duro della domanda. Ripresa ancora più lenta per il car sharing: il free floating ha registrato tonfo del 42% rispetto al 32% dello station based.

La domanda ha seguito dinamiche molto diverse rispetto ai tempi pre-pandemici: è diminuita quella di alcuni segmenti tipici di questo servizio, si può supporre i lavoratori, ma è aumentata quella per l’uso dell’auto nel fine settimana.

Guardando le singole realtà, a Bologna e Cagliari il car sharing ha superato i valori del giugno 2019 e la media italiana. Medaglia d’oro a Palermo per tutti i servizi di sharing disponibili in città. Al polo opposto Torino dove i servizi di bici e auto hanno una ripresa lenta. Positivo il trend a Milano e a Roma, qui il bike sharing registra dati comparabili ai noleggi del 2019.


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