Sei persone al minuto. È questo il bilancio delle vittime premature per microparticelle inquinanti presenti in aria contenuto nello studio pubblicato su Nature.
I 3,3 milioni di decessi, il cui numero supera quelli provocati da malaria e aids ed è destinato raddoppiare entro il 2050, sono causati soprattutto da infarti, ictus, cancro ai polmoni e malattie respiratorie.
In Asia le emissioni provocate dal riscaldamento domestico a legno e carbone e dalla produzione di energia con generatori a diesel sono i principali colpevoli di questo bilancio nefasto: in particolare, causano 645.000 morti in India e circa 470.000 in Cina.
In Europa e Stati Uniti pesano soprattutto l’uso di fertilizzanti e le emissioni agricole di ammoniaca degli allevamenti di bovini, polli e maiali. Queste, secondo quanto affermato dal Professore Jos Lelieveld del Max Planck Institute for Chemistry, Germania, sono colpevoli di un quinto dei decessi a livello globale.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.