Si è dimesso dopo sette anni all’Enea prima come Commissario straordinario, nel 2014 poi come presidente riconfermato anche nel 2020 Federico Testa, detto “Il Professore” per la sua cattedra di Economia e gestione delle imprese all’università di Verona.
La motivazione contenuta nella lettera di saluto ai dipendenti Enea è per motivi personali che gli impedirebbero di portare avanti con la giusta dedizione l’incarico.
“Mai come in quest’ultimo periodo l’Enea ha acquisito un ruolo centrale sulle tematiche della sostenibilità, dell’energia, della ricerca, e il ‘merito’ di tutto ciò – sottolinea nella lettera Testa – non può che essere ascritto a tutti quei colleghi che quotidianamente, con il loro instancabile impegno, danno lustro alla nostra Agenzia”.
Anni in cui Testa ha contribuito a rilanciare le relazioni dell’Enea con “i propri stakeholder, moltiplicando gli accordi di programma, le commesse di ricerca, le possibilità di interlocuzione” come ricorda lui stesso nella lettera di saluto. Una strada che il presidente uscente saluta come quella “su cui insistere“. Indicando come i “centri di eccellenza e ricerca” debbano essere “aperti e permeabili alle esigenze della società che ci circonda, per rafforzare un ruolo che oggi ci è indubbiamente riconosciuto”.
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