rinnovabiliLa nuova sessione di progetti a cui partecipare sul programma nazionale dell’Arabia Saudita per le energie rinnovabili (Nrep) fa gola a diversi concorrenti, che hanno tempo fino al 3 giugno prossimo per presentare le proprie proposte.

La saudita Acwa Power e Masdar, con sede ad Abu Dhabi, si trovano sempre più spesso a competere per gli stessi contratti sulle energie rinnovabili all’interno e all’esterno della regione. Acwa Power, la società in cui il fondo sovrano dell’Arabia Saudita ha una partecipazione del 25%, e Masdar, l’azienda di Abu Dhabi per l’energia pulita facente capo alla Mubadala Investment Co, un fondo che gestisce circa 230 miliardi di dollari di asset, sono alla guida di una penetrazione regionale nei mercati globali delle rinnovabili. Attraverso queste, Acwa punta a quadruplicare le sue dimensioni nel prossimo decennio.

Jennifer Aguinaldo, energy & technology editor presso Meed, parte di Global Data, fa una panoramica della situazione, affermando che la competizione tra Masdar e Acwa Power è attualmente più evidente in Uzbekistan, dove Masdar sta sviluppando un parco eolico con una capacità potenziale fino a 1.500MW, mentre Acwa Power deve sviluppare tre progetti con una capacità totale combinata di 2.500 MW.

Masdar, in collaborazione con la francese Edf e l’azienda locale Nesma, ha avuto la meglio su una squadra guidata da Acwa Power, vincendo il contratto  per sviluppare il progetto di energia solare indipendente (Ipp) da 300MW di Jeddah in Arabia Saudita, che fa parte della seconda fase del programma nazionale di energie rinnovabili (Nrep) del regno.

A sua volta, il consorzio guidato da Acwa Power ha battuto quello guidato da Masdar per il progetto Ipp solare di Shuaibah (in Arabia Saudita) da 600W.

A Dubai, entrambe le aziende hanno gareggiato per la quinta fase da 900MW del parco solare Mohammed bin Rashid. Qui ha avuto la meglio Acwa Power, offrendo un costo per l’offerta di elettricità di 1,695 dollari al kWh che ha prevalso sul team di Masdar di 1,725 dollari/kWh.

Dice Jennifer Aguinaldo: “Va notato che i portafogli delle aziende sono molto diversi, quello di Acwa Power comprende impianti di energia termica e di desalinizzazione rispetto a quello di Masdar che si concentra esclusivamente sull’energia pulita. Tuttavia, il previsto aumento della domanda di energia rinnovabile e degli investimenti in tutta la regione e oltre significa che le due aziende si troveranno a competere per i progetti l’una contro l’altra, così come contro altri sviluppatori di servizi privati regionali e multinazionali, ancora più spesso di quanto non facciano ora”.

Acwa Power ha una base molto più forte, mantenendo una partecipazione in almeno 19 progetti di energia rinnovabile nella regione Mena con una capacità totale combinata superiore a 6.500 MW rispetto ai 10 di Masdar, che ha una capacità totale combinata di 5.700 MW. Inoltre, Masdar mantiene solo una quota di minoranza nei giganteschi progetti solari fotovoltaici di Abu Dhabi.

“Il crescente dominio di Acwa Power, continua Jennifer Aguinaldo, e la chiara intenzione di Masdar di diventare una potenza globale rinnovabile sono ottime notizie per le aziende locali, specialmente considerando che sono rispettivamente in parte e interamente di proprietà dei fondi sovrani dei loro paesi. Tuttavia, bisogna fare attenzione soprattutto per i progetti nei loro paesi d’origine in modo che i loro successi non limitino o soffochino la concorrenza e gli investimenti del settore privato, che potrebbero poi potenzialmente accecare i loro obiettivi di diversificazione economica”.

A questo proposito, la missione denominata “Articolo IV 2021” del Fondo Monetario Internazionale per l’Arabia Saudita, mette in evidenza il fatto che, deve esserci un equilibrio nei progetti che coinvolgono il settore pubblico. Il Fondo ha consigliato di formulare un calendario per la progressiva fuoriuscita di quest’ultimo in favore di maggiori investimenti del settore privato.


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