Le aziende dell’energia italiane questa settimana propongono le loro soluzioni nel Sud est asiatico, in Romania e nel Mare del Nord
Eni collaborerà con Santos per promuovere sinergie In Australia e a Timor Est
Eni Australia Limited, divisione del gruppo locata in Australia e Santos, il secondo più grande produttore di gas e petrolio dello stato, hanno firmato lo scorso 3 maggio un Mou (Memorandum of understanding) non vincolante. Le aree interessate per l’attività congiunta sono: a) L’ottimizzazione, sinergie e condivisione di infrastrutture tra il progetto di Barossa e il potenziale sviluppo del giacimento di Evans Shoal, la possibile espansione dell’impianto di liquefazione gas di Darwin, nonché opportunità per estendere l’utilizzo delle infrastrutture e giacimento del progetto di Bayu–Undan; b) Il potenziale sviluppo congiunto di impianti di cattura, stoccaggio e riutilizzo della CO2 (Ccus), non soltanto a supporto degli asset di proprietà delle due società ma aperti anche a terze parti, con l’obiettivo nel lungo termine di facilitare la creazione di un hub per la gestione della CO2 ; c) Una potenziale collaborazione in nuovi progetti upstream per quanto riguarda ulteriori opportunità nell’area. Collaborare con Santos rappresenta per Eni la chiave di volta verso la decarbonizzazione della propria attività upstream in Australia per la riduzione della CO2, sfruttando in modo sinergico le competenze complementari di entrambe. Questo percorso è destinato alla totale assenza di produzione di carbonio entro il 2050 in tutte le attività della multinazionale con sede a Roma, mediane lo sfruttamento del gas come vettore verso la decarbonizzazione. Nel nord dell’Australia e a Timor Est, Eni e Santos già collaborano nel citato giacimento di gas e condensati di Bayu-Undan e nel relativo impianto di liquefazione gas di Darwin Lng. Nel nord dell’Australia, inoltre, Eni è l’operatore dei giacimenti a gas di Evans Shoal e Blacktip; Santos è, tra l’altro, operatore dei giacimenti a gas di Caldita-Barossa e dell’impianto di liquefazione gas di Darwin Lng con una partecipazione nel giacimento di gas Tern e Petrel.
Eni è presente in Australia dal 2000 e a Timor Est dal 2006.
Alerion Clean Power svilupperà tre nuovi progetti eolici in Romania
Alerion Clean Power, azienda quotata alla Borsa di Milano attiva nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso un portafoglio diversificato di impianti nel settore eolico, fotovoltaico e delle biomasse, ha firmato con Monsson Alma, impresa di rilevanza nazionale in Romania nello sviluppo di progetti eolici, un accordo per lo sviluppo di tre impianti eolici nel paese. L’infrastruttura avrà una potenza massima di circa 350 MW. Si prevede che il processo autorizzativo degli impianti in sviluppo sarà completato entro la fine del 2022. L’accordo consentirà ad Alerion di accelerare lo sviluppo in un mercato con grandi prospettive di crescita, grazie anche ai piani di sviluppo delle rinnovabili promossi dal Governo rumeno.
Eni annunciala firma di un accordo tra la sua partecipata Vårgrønn e la norvegese Equinor per sfruttare l’eolico a largo del Mare del Nord
Lo scorso 6 maggio Vårgrønn, l’azienda attiva nelle rinnovabili condivisa tra Hitec Vision ed Eni ed Equinor hanno sottoscritto un accordo per condividere la procedura competitiva annunciata dalle autorità norvegesi. Oggetto della gara è l’implementazione di impianti eolici galleggianti nella porzione occidentale di Utsira Nord, nel Mare del Nord norvegese. La zona è una delle più vocate a livello globale per lo sfruttamento dell’energia eolica.
Il bando è proposto dal ministero norvegese del Petrolio e dell’Energia e riguarda due aree per l’assegnazione di concessioni marine destinate alle rinnovabili a largo: Utsira Nord and Sørlige Nordsjø II. Il vice presidente esecutivo di New energy solutions in Equinor, Pål Eitrheim spiega i benefici sottesi al progetto: “Il Mare del Nord ha risorse eoliche tra le più rilevanti al mondo. Un parco eolico a Utsira Nord potrebbe rappresentare il prossimo progetto su larga scala a dare impulso all’industrializzazione dell’eolico offshore galleggiante e creare nuove opportunità per l’industria norvegese. Insieme a Vårgrønn, siamo impazienti di dare il nostro contributo per un nuovo capitolo nella storia del patrimonio energetico norvegese e per posizionare l’eolico offshore galleggiante come nuovo settore industriale in grado di accelerare la transizione energetica”. L’ad di Vårgrønn, Olav Hetland conferma la condivisione degli obiettivi: “Siamo entusiasti di avviare una partnership con Equinor nell’eolico offshore galleggiante contribuendo così alla crescita della Norvegia come nazione leader in campo energetico. Questo progetto sarà fondamentale per il piano di crescita di Vårgrønn e per il conseguimento del nostro obiettivo di raggiungere 1 gigawatt (GW) di capacità installata al 2030. La nascita di un mercato domestico per l’energia da fonte eolica offshore, in particolare con fondazioni galleggianti, sarà cruciale sia per lo sviluppo di un’industria nazionale norvegese in questo settore, sia per il posizionamento di nuove tecnologie in un mercato globale in crescita”.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.