Rotte nautiche ottimizzate riducono le emissioni di CO2 dei traghetti e dell’intensità di carbonio: è quanto emerge da un nuovo studio della fondazione Cmcc realizzato nell’ambito dell’attività del progetto Interreg Italia-Croazia Gutta.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of marine science and engineering, esplora la potenziale riduzione d’intensità di carbonio attraverso l’ottimizzazione delle rotte nel trasporto marittimo a corto raggio ad esempio di un traghetto.
Calcolare la rotta ottimale: il sistema Visir-2
Con l’obiettivo dell’ottimizzazione delle rotte in ottica di ridurre le emissioni di C02, Cmcc ha aggiornato il modello Visir (discoVerIng safe and effIcient routes) alla versione Visir-2 che per raggiungere una migliore ottimizzazione tiene conto anche delle onde e delle correnti marittime.
“Visir è in grado di calcolare rotte ottimali suggerendo diversioni per evitare i mari agitati e la relativa perdita di velocità della nave. – spiega Gianandrea Mannarini, senior scientist alla fondazione Cmcc e primo autore dello studio – Oltre alle rotte più brevi, di minima distanza o più veloci, realizzate nel minor tempo possibile, nell’ultima versione di Visir abbiamo aggiunto la capacità di calcolare percorsi con emissioni di CO2 minime”.
Il mare Adriatico protagonista dei test di ottimizzazione delle rotte
Secondo quanto riportato dalla fondazione Cmcc, il mare Adriatico si è rivelato un ottimo banco di prova per testare le opportunità date dall’ottimizzazione delle rotte. Questo perché si tratta di un mare di dimensioni ridotte, con acque poco agitate e attraversato regolarmente da diverse linee di traghetti che collegano i porti italiani con quelli croati, montenegrini e albanesi.
Un approccio di ottimizzazione, che spiegano i ricercatori, se funziona per questo piccolo mare, si può ipotizzare che sia applicabile anche ai bacini più grandi e tempestosi dell’oceano globale.
“In uno dei nostri casi studio – ha precisato Mannarini – le simulazioni ci hanno mostrato come, grazie alla sola ottimizzazione, si arrivi a risparmiare fino all’11% d’intensità di carbonio. Il nostro sforzo adesso è teso a produrre stime statisticamente sempre più significative”.
Nel conteggio delle emissioni del settore marittimo i traghetti giocano un ruolo importante: sono infatti responsabili del 10% delle emissioni di CO2 di tutte le navi, pur rappresentando solo il 3% di delle imbarcazioni che attraccano nei porti dell’Area Economica Europea.
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