Nonostante le limitazioni di mobilità e condivisione dovute alle misure approntate per contenere la diffusione del Covid-19, lo scorso 5 novembre nel porto di Trieste si è completato l’elaborato percorso che ha portato un servizio di collegamento con la seconda città della Baviera.
L’intermodalità al porto di Trieste
Per ora il servizio prevede un viaggio a settimana, ma è destinato a raddoppiare entro il prossimo anno. Nello specifico, la tratta unirà il molo V al terminal Tricon di Norimberga del gruppo “Bayernhafen”, permettendo di integrare le esigenze di esportazione dei sistemi industriali bavaresi e friulani nella traffico merci greco e turco. La movimentazione delle unità in arrivo e in partenza fra Trieste e la Baviera è affidata al gruppo danese Dfds, specializzato nel trasporto Ro-ro e cogestore del terminal Samer seaports. Dfds lo effettuerà attraverso il collegamento operato dalla cooperazione tra Mercitalia rail-TX e Alpe Adria, società che si occupa dello sviluppo dei servizi di trasporto intermodale del sistema logistico del porto.
Il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, Zeno D’Agostino, spiega l’impatto strategico di questa nuova rotta: “Ulteriore prova questa che l’intermodalità nel porto di Trieste riesce a creare importanti opportunità oltre che a garantire la connettività con le aree industriali europee”.
Questo nuovo treno, prosegue D’Agostino, “è la conferma che la vocazione internazionale è prerogativa unica del sistema logistico del porto di Trieste ed è soprattutto espressione della sua identità strategica, da sempre orientata ad accrescere la connettività ferroviaria con l’Europa centraleintermo”.
I programmi futuri
Le attività di implementazione dell’infrastruttura non sono terminate. È prevista l’attivazione di contatti con importanti attori del territorio regionale per verificare anche la possibilità di utilizzare l’hub di Cervignano quale aggregatore di ulteriori volumi.
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