La Commissione UE ha pubblicato oggi la valutazione finale dei Pniec degli Stati membri. Il documento è stato diffuso nell’ambito del rapporto dedicato allo stato dell’Unione dell’energia.
Pniec, le raccomandazioni per l’Italia
Nel testo sono presenti una serie di indicazioni in linea con quelle già elaborate nel 2019, quando il nostro Paese aveva inviato la bozza del Piano nazionale integrato energia e clima.
Rinnovabili
Sulle energie rinnovabili, ad esempio, si legge nel documento, “l’Italia ha ampiamente accolto la raccomandazione di migliorare gli obiettivi settoriali. (…) L’Italia ha inoltre leggermente aumentato la quota di energie rinnovabili nel settore del riscaldamento e raffreddamento e nel settore dei trasporti (22% entro il 2030). Quest’ultimo dato è particolarmente ambizioso e ben al di sopra dell’obiettivo UE del 14%”. Il piano finale “riporta anche nuove misure per promuovere le comunità energetiche locali, consumi e semplificazione amministrativa”. Tuttavia, conclude il documento, “tali politiche potrebbero non essere sufficienti per raggiungere il livello di ambizione proposto, in particolare oltre il 2022”.
Efficienza energetica
Passando invece all’efficienza energetica, tra i punti sottolineati nella valutazione, anche il fatto che l’Italia abbia parzialmente accolto la raccomandazione di aggiornare e aumentare la scala delle politiche e delle misure di efficienza energetica. “Entrambi i contributi per i consumi di energia primaria e i consumi di energia finale sono rimasti in linea con i valori inseriti nel progetto del Pniec. E sono considerati sufficienti per raggiungere l’obiettivo a livello dell’UE per il 2030”.
Le azioni e i piani per eliminare gradualmente i sussidi energetici (fossili)
Nel piano, spiega la Commissione, sono descritte, ma non sono ancora completamente sviluppate, le azioni per eliminare gradualmente i sussidi energetici al settore dei combustibili fossili. “La legge di bilancio 2020 prevede che, entro il 31 gennaio 2020, venga istituita una commissione presso il ministero dell’Ambiente per studiare ed elaborare proposte di transizione ecologica e per la riduzione dei sussidi dannosi per l’ambiente. Una chiara tempistica per l’eliminazione graduale delle sovvenzioni sembra mancare. Il piano suggerisce che alcune azioni per riformare i sussidi richiedono un accordo a livello europeo o globale”.
Povertà energetica
In tema invece di povertà energetica, Bruxelles spiega come “vengano prese in considerazione le politiche e le misure per affrontare in modo credibile la povertà energetica. Ma come allo stesso tempo il piano non includa obiettivi misurabili specifici. E dettagli sulle risorse finanziarie per attuare le politiche e le misure”.
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