Lo Ied, l’Istituto europeo di design, è stato per il terzo anno consecutivo l’ unico referente italiano che ha partecipato alla Global goals jam, appena conclusasi.
Cos’è la Global goals jam
La Global goals jam è un’iniziativa nata nata nel 2016 dal programma di Sviluppo delle Nazioni unite e dalla Digital society school. Nello specifico si tratta di un’esperienza internazionale di ricerca sulla declinazione a livello locale degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdgs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite.
40 città di 20 Paesi diversi partecipano alla Global goals jam
L’evento ha rappresentato un’occasione di interscambio per condividere idee e stimoli. A perdere parte a questo momento di condivisione sono stati rappresentati di oltre 40 città in 20 paesi diversi. Per un totale di circa 2000 jammers.
Un percorso di formazione sui temi del Socialovereating
Per l’edizione italiana un gruppo di 23 giovani creativi Ied di Milano e Roma ha seguito un percorso di formazione e ricerca. il tema era il Socialovereating, individuato per il 2020 dal Centro ricerche Ied. Gli studenti sono stati guidati da un team di coach composto da Simona Maccagnani – Head Ied centro ricerche, Gabriel Weirich – innovation manager, designer thinker, Marika Aakesson – Executive board member Adi Associazione per il disegno industriale, e Giovanni Ottonello – Architetto, Ied art director. L’evento ha avuto il Patrocinio del comune di Milano e del Wwf.
Cos’è il Socialovereating
Ma cos’è il Socialovereating? E’ un “approccio bulimico che ha a che fare con un nutrimento soprattutto simbolico, virtuale, spirituale, esperienziale. E che implica diversi aspetti, come identità, limite, qualità, salute, spazio e tempo del consumo, condivisione”, spiega in nota lo Ied. “Partendo da questo tema e dai target di tre Sdgs (nello specifico l’Sdg 3 – Good health & well-being, l’Sdg 5 – Gender equality e l’Sdg 13 – Climate action) sono state definite alcune problematiche da affrontare con un approccio creativo al fine di individuare possibili soluzioni”.
Socialovereating e climate action
Per quanto riguarda nello specifico la tutela del pianeta la sfida è alleggerire l superfluo, anche attraverso un’alimentazione sostenibile. In quest’ottica rientra ad esempio il Biox il nuovo box riciclabile realizzato dai giovani designer che tiene conto delle esigenze di un pubblico giovane, con poco tempo e poche economie. Si tratta di un box personalizzato con le ricette per non sprecare il contenuto. E tutto accompagnato dalla colonna sonora per la tua cena: una playlist su Spotify pensata apposta. Cibo a kilometro zero, packaging riutilizzabili e quantità esatta degli ingredienti per rendere il pasto più sostenibile.
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