Tutti i rifugi Cai nei prossimi giorni saranno pronti ad accogliere gli ospiti con il kit anti Covid-19. La Commissione centrale rifugi e opere alpine ha ideato questo strumento per rendere la gestione e la fruizione dei rifugi più sicure in vista dell’imminente stagione estiva.
Cosa c’è nel kit Cai anti Covid-19
Il kit prevede:
- un sanificatore/generatore di ozono per i locali con 4 programmi preimpostati e 99 personalizzabili, per i quali è possibile programmare i minuti del ciclo o i metri cubi della stanza;
- un termometro per misurare la febbre a collaboratori e avventori;
- un saturimetro per misurare la concentrazione di ossigeno nel sangue;
- mascherine con filtri intercambiabili;
- la cartellonistica da esporre con le indicazioni per i frequentatori.
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Sabato 27 giugno è avvenuta la prima simbolica consegna al rifugio Quintino Sella al Monviso. “Qui dove tutto è nato è come se avessimo consegnato di persona il kit a tutti i nostri rifugisti”, ha commentato durante la cerimonia Giacomo Benedetti, presidente della Commissione rifugi.
L’attrezzatura arriverà su tutto il territorio nazionale grazie a una rete di 30 punti di raccolta presso cui sono stati già recapitati termometri e cartellonistica e circa la metà degli ozonizzatori, saturimetri e mascherine. L’hanno già ricevuta le province di Bergamo, Brescia e Milano, le aree più colpite dal Coronavirus. A queste si aggiungono la Valtellina e i comuni brianzoli di Sovico, Carate e Lissone. Il lavoro di spedizione ai rifugi Cai del kit anti Covid-19 è coordinato dalla sede centrale Cai di Milano.
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