Il 76% degli italiani si dichiara attento all’impatto ambientale nelle scelte alimentari

Il 76% degli italiani dichiara di prestare attenzione all’impatto ambientale delle proprie scelte alimentari. E’ quanto emerge da un’indagine realizzata da Altroconsumo, che ha analizzato l’approccio dei cittadini alla sostenibilità in campo alimentare.

Scelte alimentari, il 68% del campione è disposto ad adottare comportamenti green

Dal sondaggio emerge come il 68% del campione sostiene di essere disposto a cambiare le abitudini sbagliate a favore di quelle più green.

Acquistare frutta e verdura di stagione

Nello specifico “2 italiani su 3 sarebbero disposti ad acquistare solo frutta e verdura di stagione”. Il 55% degli intervistati invece acquisterebbe più verdura e prodotti a base vegetale. Infine il 29% spenderebbe di più per alimenti sostenibili.

Italiani dalle scelte alimentari, alle scelte concrete

Se dal piano delle intenzioni si passa a quello delle scelte concrete, emerge come il 7% ha smesso di mangiare carne. Inoltre il 45% ne ha ridotto il consumo per motivi ambientali. Al contrario il 21% non ne ha ridotto il consumo né ha intenzione di farlo.

Fattori che limitano le scelte alimentari green degli italiani

Tre sono, secondo le risposte del sondaggio, i problemi principali che ostacolano la diffusione di abitudini green nel settore alimentare. In primo luogo i prodotti più sostenibili hanno un costo maggiore (44%); in secondo luogo le etichette sulle confezioni non sono chiare riguardo ai metodi di produzione e l’origine della materia prima (41%); infine per il 39% degli intervistati mancano informazioni sul tema.

Il ruolo dei governi

Secondo Altroconsumo “per ottenere un cambiamento impattante nei comportamenti delle persone sarebbe importante un’azione concreta da parte di governi e Unione europea”. Bisognerebbe attivare campagne di promozione per un’alimentazione sana e sostenibile, una politica agricola che incentivi la produzione alimentare sostenibile e offra sussidi. A ciò dovrebbe poi aggiungersi, secondo l’associazione, anche “una politica commerciale che tuteli la sostenibilità garantendo prezzi accessibili e anche un’ampia offerta”.